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1352 Serive a Clemente VI. l'epistola, che gli suscita la guerra dei medici..

2352 Comincia il libro De vita soli taria. 1353 Va a visitare il fratello nella Certosa di. Monte Rivo, scrive il trattato De o

tio Religiosorum •

se abbandonato il Con tado nel mille trecento quarantanove, due anni soli vi sarebbero corsi dalla sua partenza al suo ritorno. (Fam. lib. 16.. Ep. 1. Cod. Eaur.)

(E. B. pag. 1198.) Anche quest'epistola pare fuora di luogo, essendo nei citati testi la decimenona del libro quinto parrebbe dunque doverla riferire all' anno mille trecento quarantacinque. Ma il Mehus citando un testo della Riccardiana, ci oppone quest'anno. (Amb. Trav.. Ep. pag. 237.)

Tirab. Pref. Tom. v.) Lo pubblicò dieci anni dopo..

Il Sade gli fa fare due. viaggi alla Certosa di Monte Rivo, uno cioè nel mille trecento quarantasette (Tom. 11 pag. 314. W'altro nel mille trecento cinquantatre, (Tom. 111. p. 289.) e crede ch' ei scrivesse questo trattato dopo il suo ritorno dal primo viaggio. Ma oltre tutte le ragioni addotte dal Tiraboschi, (T. v. Pref.) per mostrarlo scritto in questo anno, potrebbe dubitarsi che il Petrarca si recasse a Monte Rivo nel 1347. Per provar ciò il Sade cita la pre

2555

Ritorna in Italia, si stabilisce presso i Visconti.

B z

fazione di quel trattato, ove non fa menzione di tempo, e l'epistola ix. del xvi. libro delle familiari del codice parigino, e laurenziano, nella quale fa la storia della Certosa, e dell' austerità della vita di quei cenobiti. Questa epistola, anche per consenso del Sade fu scritta in quest'anno, ed in questa è vero che parlando del fratello, soggiunge: hunc pridie revisarus, quem iam quin"quennio magis interviseram": passo, che se dimostra ch' egli lo avea veduto anche nel 1347, non prova però ch' ei lo vedesse nella Certosa, e niun'altra menzione fece egli in altro luogo di simile gita. In oltre a Zanobi Strada del loro modo di viveparla in questa lettera re colla sospresa della novità.

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( Lib. 111. ear. 31.) Impiegò un mese in questa sua legazione (Sen. lib. 16. Ep. 11.) Partì nel novembre. Il Mehus appone la data di quest'anno alla prefazione delle sue invettive contro un medico, citando un codice della Riccardiana. (Ambr. Trav. Ep. pag. 23.) Ma a me sembra doverla collocare due anni più tardi, mentre nel quarto libro fa menzione della morte di Clemente VI., e dell'incoronamento di Zanobi Strada, che accadde nel maggio del 1355

Carlo IV. calò in Ita lia nell' ottobre. (Mat. Vil. lib. xv. c. 27.) Nel render conto del suo abboccamento (Fam. lib. 19. Ep. 111.) dice: XI. Idus decembris hinc >> movi cioè da Mi,, lano.

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Egli dopo. d'aver fa vellato del tremuoto ac caduto nel 1348, mentre era in Verona, (Sen. lib. 10. Ep 11. ) soggiunanno inde septi

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» mo tremuit inferior ,, Germania,

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totaque

Rheni vallis, quo tre"more Basilea concidit Inde ego paucis

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,, ante diebus abieram, » Cæsare ibi per men» sem exspectato". Impiegò tre mesi in que

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stă sua legazione. ( Sen. lib. 16. Ep. 11.)

Vedi sopra anno 1353.

Parti sul declinare dell' anno antecedente per Parigi. L'arringa, che pronunzio in tale occasione, porta la data 18. gennajo 1361. ( lib. 111. car. 41. ) e in tutto il viaggio impiegò tre mesi. (Sen. lib. 164 Ep. 41.)

La morte del suo figlio Giovanni, accaduta in quest'anno. (Vedi artic 11.) stabilisce la sua partenza da Milano. Dopo averla narrata a Guglielmo da Pastrengo, (Var. 38.) soggiunge: sed alio tendentem ca

"" lamunr, huc conver

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tit ut tibi scriberem ,, esse: me Patavii cor» pore viciniorem tibi "quam soleo Quest' epistola porta la data 16.. agosto..

Le date delle epistole senil dimostrano, ch' ei tornò in Milano, come osservollo il Sade. (To. 11. pag. 58.) Narrando come e tornò in Padova,) Sen lib. 1. Epist. v1.) soggiunge.,, Patavio ubi pestis inva"" luit digressum Vene"" tias petiisse

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Dona la sua Biblioteca alla repubblica. 1364 Scrive per Luchino del Verme

il trattato De of ficio, virtuti

bus imperatoriis. 1366 Scrive ab Urbano V. per richiamarlo in Ita

lia.

Termina il suo

trattato Dere

Vedi Baldelli not. 37

Lib. 111. car. 47.) Que sto trattato nell' edizione veneta è un'epistola delle senili...

Questa lettera nel codice vaticano (n. 3355 P-41) ha la data,, Ve ,, netiis 1. Kal. iulii la data è sta 99 1368. ta sbagliata da chi trascrisse il codice, giacchè il Pontefice arrive in Italia ai 23. di maggio del 1367. Inoltre ledandolo in quella dei cangiamenti, che egli o però nella Chiesa, sog giunge: hæc cogitans

toto triennio expe,, avi, iamque, ut vi,, des, quartus annus cir » cumvolvitur. " (Sen.. lib. 7. Epist. 1.) questo Pontefice fu eletto ai 31. d'ottob. del 1362. ( Mu rat. Ann. d'Ital.).

Ciò si deduce dal codice memb. ( num. 475. Arm. Di Tav. 1v. ) della

mediis utriusque Biblioteca di S. Marco

fortuna.

ور

di Venezia, ove in fon do questo frattato sta scritto: Deo gratias ,, scriptus, & completus manu mei Franceschi ni de Fossadulci no,, tarii civis tarvisini.. » Tarvisii anno nativis

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