Studi sul poema sacro di Dante Allighieri, Opseg 1Tip. all'insegna del Diogene, 1850 |
Ostala izdanja - Prikaži sve
Uobičajeni izrazi i fraze
Allegoria Allighieri amore anagogico anime antichi Aristotele assai avea Beati Beatrice Canto Canto XXX Cattolica Cerchio ch'è chè chiama Chiesa Cielo Città Città di Dio Colle Calvario comento convien Corso Donati Cristiani CRISTO Dante Dantesco dell'Inferno dice diletto dire diritta divina Emisfero Empireo eterno Etiopia feltro feltro e feltro Filosofia Gerusalemme Ghibellini Giove gran imperocchè Inferno interpetrazione l'Allegoria l'Allighieri l'anima l'Inferno LEGGI DELLA MONARCHIA Limbo luogo Lupa Maestro Mansione mente mezzo del cammin MONARCHIA DI DIO mondo Monte morte Origene Paradiso parla parole peccato peccatori pecus Penitenza Piaggia diserta Pianeta Poema sacro Poeta Poetica politica Porta di San Proemio Purg Purgatorio ragione Ramesse riguardo San Pietro San Tommaso santa Sapienza Scienza scrive Selva oscura senso allegorico senso anagogico senso civico senso letterale simbolo studio sublime teologica Terra trova Universo Valle vedere Veltro vero verso Viaggio mistico vide Virgilio Virtù volle
Popularni odlomci
Stranica 700 - Per me si va nella città dolente; Per me si va nell'eterno dolore; Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto Fattore : Fecemi la divina Potestate, La somma Sapienza e il primo Amore. Dinanzi a me non fur cose create Se non eterne, ed io eterno duro: Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate ! Queste parole di colore oscuro Vid'io scritte al sommo d'una porta; Perch' io : Maestro, il senso lor m
Stranica 236 - Dall' altra parte in fuor troppo s' approda. Maledetta sie tu, antica lupa, Che più che tutte l' altre bestie hai preda, Per la tua fame senza fine cupa ! O ciel, nel cui girar par che si creda Le condizion di quaggiù trasmutarsi, Quando verrà per cui questa disceda ? Noi andavam con passi lenti e scarsi, Ed io attento all' ombre ch' io sentia Pietosamente piangere e lagnarsi : E per ventura udi...
Stranica 228 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Stranica 688 - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella : O anima cortese Mantovana Di cui la fama ancor nel mondo dura, E durerà quanto il moto lontana : L' amico mio, e non della ventura, Nella diserta piaggia è impedito Sì nel cammin, che volto è per paura : E temo che non sia già sì smarrito, Ch' io mi sia tardi al soccorso levata, Per quel ch' io ho di lui nel Cielo udito.
Stranica 9 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello...
Stranica 423 - Opera naturale è ch'uom favella; ma così o così, natura lascia poi fare a voi, secondo che v'abbella.
Stranica 708 - Ch' alcuna gloria i rei avrebber d' elli. Ed io : Maestro, che è tanto greve A lor, che lamentar gli fa sì forte ? Rispose : Dicerolti molto breve. Questi non hanno speranza di morte ; E la lor cieca vita è tanto bassa, Che invidiosi son d
Stranica 743 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Stranica 629 - Fatto avea di là mane e di qua sera Tal foce quasi; e tutto era là bianco Quello emisperio, e l'altra parte nera, Quando Beatrice in sul sinistro fianco Vidi rivolta, e riguardar nel Sole: Aquila sì non gli s
Stranica 796 - Vago già di cercar dentro e dintorno • La divina foresta spessa e viva, Ch'agli occhi temperava il nuovo giorno. Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d