La Divina commedia di Dante, Opseg 3James Bain, 1819 |
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alcun amor Angeli appresso Apri gli occhi Argomento aspetto assai avea balbuziendo Beati Beatrice bella Cacciaguida CANTO cerchio ch'a ch'è ch'io che'l ciascun Ciel colui cominciò contenta convien Cotal cotanto credi Cristo d'amor dico dietro diletto dimandar disio disiro divina dolce donna eclissi Empireo esso eterno favella fece Fede fiamma figlia fronda fulgore fuoco gente Gesù Cristo giammai giro giuso grazia Indi l'anima l'uno e l'altro laggiù lassù Latona letizia lieta loco luce lume maraviglia mente merto mondo mortali mosse muove natura occhi omai oncia ovra padre parlar parvenza pastura Perch'io Perocchè piacer Piccarda Poeta Poscia pria pruova puote quì quici quinci quivi raggio ragione rimira riso ruota santo sanza segno segue sembiante Sillogizzar son'io sovra spira Spirito Santo spirto splendor stella surge suso sustanzie terra tosto vede veder vedrai veggio verace vidi virtù virtute viso vista viva voglia volse
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Stranica 128 - Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva, Per la propria virtù, che la sublima: Fec' io in tanto , in quanto ella diceva , Stupendo , e poi mi rifece sicuro Un disio di parlare, ond...
Stranica 8 - Nel qual, sì come vita in voi, si lega. Per la natura lieta onde deriva, La virtù mista per lo corpo luce, Come letizia per pupilla viva. Da essa vien ciò che da luce a luce Par differente, non da denso e raro : Essa è formal principio che produce, Conforme a sua bontà, lo turbo e il chiaro.
Stranica 82 - In grido, come suol ; ma la vendetta Fia testimonio al ver che la dispensa. Tu lascerai ogni cosa diletta Più caramente, e questo è quello strale Che l' arco dello esilio pria saetta. Tu proverai sì come sa di sale Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere e il salir per l
Stranica 10 - O ben creato spirito , che a' rai Di vita eterna la dolcezza senti, Che non gustata non s' intende mai ; Grazioso mi fia , se mi contenti Del nome tuo, e della vostra sorte; Ond...
Stranica 68 - E come giga ed arpa, in tempra tesa Di molte corde, fan dolce tintinno A tal da cui la nota non è intesa, Così da' lumi che lì m' apparinno S' accogliea per la croce una melode, Che mi rapiva senza intender 1
Stranica 2 - Colpa e vergogna dell' umane voglie ) , Che partorir letizia in su la lieta Delfica Deità dovria la fronda Peneia, quando alcun di sé asseta. Poca favilla gran fiamma seconda : Forse diretro a me con miglior voci Si pregherà, perché Cirra risponda. Surge a...
Stranica 144 - IN forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue CRISTO fece sposa ; Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s...
Stranica 142 - Dio, per cu' io vidi l'alto triunfo del regno verace, dammi virtù a dir com' io il vidi! Lume è là su che visibile face lo creatore a quella creatura che solo in lui vedere ha la sua pace. E' si distende in circular figura, in tanto che la sua circunferenza sarebbe al sol troppo larga cintura.
Stranica 84 - O della propria o dell' altrui vergogna Pur sentirà la tua parola brusca; Ma nondimen , rimossa ogni menzogna , Tutta tua vision fa manifesta, E lascia pur grattar dov' è la rogna : Che se la voce tua sarà molesta Nel primo gusto, vital nutrimento Lascerà poi quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento Che le più alte cime più percuote : E ciò non fa d' onor poco argomento. Però ti son mostrate in queste ruote , Nel monte , e nella valle dolorosa Pur l' anime che son di fama note:...
Stranica 152 - Vergine madre, figlia del tuo Figlio, Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d'eterno consiglio, Tu se' colei che l'umana natura Nobilitasti sì, che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura.