Commento di Francesco da Buti sopra la Divina comedia di Dante Allighieri, Opseg 2

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Fratelli Nistri, 1860
 

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Stranica 165 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti, e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio, e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano, che paia il giorno pianger che si more; quand' io incominciai a render vano l'udire, ed a mirare una dell'alme surta, che l'ascoltar chiedea con mano.
Stranica 53 - Matto è chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone. State contenti, umana gente, al quia...
Stranica 411 - E del1' assenso de' tener la soglia. Quest' è il principio, là onde si piglia Cagion di meritare in voi, secondo Che buoni e rei amori accoglie e viglia. Color che ragionando andaro al fondo, S' accorser d' esta innata libertate, Però moralità lasciaro al mondo.
Stranica 33 - L'anime che si fur di me accorte per lo spirare, ch'i' era ancor vivo, maravigliando diventare smorte. E come a messagger che porta ulivo tragge la gente per udir novelle, e di calcar nessun si mostra schivo, così al viso mio s'affisar quelle anime fortunate tutte quante, quasi obliando d'ire a farsi belle.
Stranica 751 - Ben ti dovevi, per lo primo strale de le cose fallaci, levar suso di retro a me che non era più tale.
Stranica 165 - Te lucis ante' si devotamente le uscio di bocca e con si dolci note che fece me a me uscir di mente; e l'altre poi dolcemente e devote seguitar lei per tutto l' inno intero, avendo li occhi alle superne rote.
Stranica 566 - quant' io mi viva; ma già non fia '1 tornar mio tanto tosto, ch' io non sia col voler prima alla riva; però che '1 loco u' fui a viver posto, di giorno in giorno più di ben si spolpa, 80 ea trista mina par disposto.
Stranica 637 - Che di fuoco d' amor par sempre ardente, Giovane e bella in sogno mi parea Donna vedere andar per una landa Cogliendo fiori, e, cantando, dicea: Sappia, qualunque il mio nome dimanda, Ch' io mi son Lia, e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda.
Stranica 55 - Come le pecorelle escon del chiuso 80 a una, a due, a tre, e l'altre stanno timidette atterrando l'occhio e '1 muso; e ciò che fa la prima, e l'altre fanno, addossandosi a lei, s'ella s'arresta, semplici e quete, e lo 'mperché non sanno...
Stranica 321 - Che dovria l' uom tener dentro a sua meta. Ma voi prendete l' esca, sì che l' amo Dell' antico avversario a sè vi tira : E però poco val freno o richiamo. Chiamavi il cielo, e intorno vi si gira, Mostrandovi le sue bellezze eterne, E l'occhio vostro pure a terra mira; Onde vi batte chi tutto discerne.

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