Scritti vari in prosa e in verso di Giuseppe Giusti, per la maggior parte ineditiF. Le Monnier, 1863 - Broj stranica: 517 |
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Stranica 235 - Per la mia morte, qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio ? Ben ti dovevi, per lo primo strale Delle cose fallaci, levar suso Diretro a me che non era più tale.
Stranica 191 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Stranica 174 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov' io dormii agnello Nimico a' lupi, che gli danno guerra; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quiv' entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Stranica 192 - L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore : Quivi s'inganna e dietro ad esso corre, Se guida o fren non torce lo suo amore. Onde convenne legge per fren porre, Convenne rege aver che discernesse Della vera cittade almen la torre.
Stranica 205 - E quel che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle ; Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te ; ma poco appresso Ella, non tu, n
Stranica 213 - SotI' altro segno ; chè mal segue quello Sempre chi la giustizia e lui diparte: E non l'abbatta esto Carlo novello Co' Guelfi suoi , ma tema degli artigli di' a più alto leon trasser lo vello. Molte fiate già pianser li figli Per la colpa del padre, e non si creda Che Dio trasmuti l'armi per suoi 'gigli. Questa picciola stella si correda De...
Stranica 263 - Diss' egli a noi, guardate ed attendete Alla miseria del maestro Adamo * : Io ebbi vivo assai di quel ch' i' volli , Ed ora, lasso! un gocciol d' acqua bramo. Li ruscelletti che de...
Stranica 195 - Ahi serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello!
Stranica 259 - Quando n' apparve una montagna bruna Per la distanza, e parvemi alta tanto Quanto veduta non n' aveva alcuna '. Noi ci allegrammo ; e tosto tornò in pianto : Che dalla nuova terra un turbo nacque , E percosse del legno il primo canto. Tre volte il fe' girar con tutte 1' acque; Alla quarta levar la poppa in suso, E la prora ire in giù , com' altrui piacque , Infin che '1 mar fu sopra noi richiuso.
Stranica 222 - Amor , che al cor gentil ratto s' apprende , Prese costui della bella persona , Che mi fu tolta , e '1 modo ancor m" offende : Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer si forte , Che , come vedi , ancor non m' abbandona : Amor condusse noi ad una morte ; Caina attende chi vita ci spense.