Storia della Toscana sino al principato con diversi saggi sulle scienze, lettere e arti, Opseg 8Company' caratteri di Didot, 1813 |
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affari alcun Alessandro Ambasciatori Ammir armi arrestato artiglierie assai attaccato avea avean Baglione Borbone Capponi Cardinal Casa Medici Cesare ch'era città cittadini Clemente colla Colonna congiura Consiglio denari difesa disgrazia Duca Alessandro Duca d'Urbino Empoli erano esercito essendo fanti fece Ferruccio figlio Filippo Strozzi Fiorentini Firenze Francesco Francia furono Gavinana giovani Giuliano giunse Gonfaloniere governo gran guerra Guicciar Guicciard Guicciardini Imperiali Jacopo Jacopo da Diacceto Jacopo Salviati l'esercito Lautrec Lega Leone Leone X libertà Lombardia Lorenzo Luigi Alamanni Malatesta mandato mila morte mutazione Napoli Nardi nemici Nerli Niccolò Niccolò Capponi nuovo Oranges Papa passato patria Pescara Piero Pontefice Porta poteva prese Principe regno di Napoli rentini Renzo Renzo da Ceri Repubblica restò ritirarsi ruina s'era saccheggio Salviati Segni seguitato Siena Soderini soldati Spagnoli Toscana trattato trovò truppe ufiziali valore Varchi istor Varchi lib varj vedere verno Vicerè Volterra zione
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Stranica 195 - ... io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro, e domandare della ragione delle loro azioni: e quelli per loro umanità mi rispondono. e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte, tutto mi trasferisco in loro.
Stranica 193 - ... lire , che dice aveva avere da me quattro anni sono che mi vinse a cricca , in casa Antonio Guicciardini . Io cominciai a fare il diavolo , volevo accusare il vetturale , che vi era ito , per ladro , donde G.
Stranica 32 - Al sonno abbandonai questi occhi tristi? Ella gli disse il nome, e dove al basso Fu piantata mostroll!, e che in tre mesi Quivi era giunta accelerando il passo.
Stranica i - ... uno che alle spese di altri fussi pieno di esperienza. E della fede mia non si dovrebbe dubitare perché avendo sempre osservato la fede, io non debbo imparare ora a romperla ; e chi è stato fedele e buono...
Stranica 192 - ... che ella lasci far qualche cosa agli uomini , e allora starà bene a voi durare più^ fatica , vegliar più le cose , ea me partirmi di villa , e dire eccomi . Non posso pertanto , volendovi render pari grazie , dirvi in questa lettera altro che qual sia la vita mia ; e se voi giudicate che sia...
Stranica 192 - ... vegliar più le cose, ea me partirmi di villa e dire eccomi. Non posso pertanto, volendovi render pari grazie, dirvi in questa lettera altro che qual sia la vita mia, e se voi giudicate che sia a barattarla con la vostra, io sarò contento mutarla. Io mi sto in villa, e poiché seguirono quelli miei ultimi casi, non sono stato, ad accozarli tutti, venti dì a Firenze. Ho insino a qui uccellato a...
Stranica 191 - Tarde non furon mai grazie divine. Dico questo, perché mi pareva aver perduta no, ma smarrita la grazia vostra, sendo stato voi assai tempo senza scrivermi, ed ero dubbio donde potessi nascere la cagione. E di tutte quelle mi...
Stranica 194 - Con questi io m'ingoglioffo per tutto dì giuocaudo a cricca, a tric trac, e dove nascono mille contese, e mille dispetti di parole ingiuriose, ed il più delle volte si combatte un quattrino, e siamo sentiti non dimanco gridare da San Casciano. Così rinvolto in questa viltà traggo il cervello di muffa, e sfogo la malignità di questa mia sorte, sendo contento mi calpesti per quella via, per vedere se la se ne vergognasse.
Stranica 195 - Scrittojo; ed in sull'uscio mi spoglio quella veste contadina, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali, e rivestito condecentemente entro nelle antiche corti degli antichi uomini, dove da loro ricevuto amorevolmente mi pasco di quel cibo, che...
Stranica 195 - Principal i bus, dove io mi profondo quanto io posso nelle cogitazioni di questo subietto, disputando che cosa è principato, di quali spezie sono, come e...