Il nonvalore dell'irreligiosita carducciana: saggio apologeticoSalesiana, 1925 - Broj stranica: 177 |
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Stranica 45 - ... 1 sostenni col mio volto: Mostrando gli occhi giovinetti a lui, Meco 'l menava in dritta parte vólto. Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Stranica 36 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Stranica 45 - ... questi fu tal nella sua vita nova virtualmente, ch'ogni abito destro fatto averebbe in lui mirabil prova.
Stranica 34 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde , Che, per veder gli aspetti desiati, E per trovar lo cibo onde gli pasca, In che i gravi labor gli...
Stranica 146 - Diman morremo, come ier moriro quelli che amammo : via da le memorie, via da gli affetti, tenui ombre lievi dilegueremo. Morremo; e sempre faticosa intorno de l'almo sole volgerà la terra, mille sprizzando ad ogni istante vite come scintille; vite in cui nuovi fremeranno amori, vite che a pugne nuove fremeranno, ea nuovi numi canteranno gl'inni de l'avvenire. E voi non nati, a le cui man la face verrà che scórse da le nostre, e voi disparirete, rad1ose schiere, ne l'infinito.
Stranica 46 - Sì scoppia' io sott' esso grave carco, Fuori sgorgando lagrime e sospiri , E la voce allentò per lo suo varco. 495 Ond'el1'a me: Per entro i miei disiri, Che ti menavano ad amar lo bene Di là dal qual non è a che s
Stranica 37 - ... ho vedute, dal tuo podere e da la tua bontate riconosco la grazia e la virtute. Tu m'hai di servo tratto a libertate per tutte quelle vie, per tutt'i modi che di ciò fare avei la potestate. La tua magnificenza in me custodi, sì che l'anima mia, che fatt'hai sana, piacente a te dal corpo si disnodi ». Così orai; e quella, sì lontana come parca, sorrise e riguardommi; poi si tornò a l'eterna fontana.
Stranica 149 - Beati, o voi passeggeri del colle circonfusi da' caldi raggi de l'aureo sole. Fresche a voi mormoran l'acque pe 'l florido clivo scendenti, cantan gli uccelli al verde, cantan le foglie al vento. A voi sorridono i fiori sempre nuovi sopra la terra: a voi ridon le stelle, fiori eterni del cielo — . Dicono i morti — Cogliete i fiori che passano anch' essi ; adorate le stelle che non passano mai.
Stranica 149 - Dormono a' piè qui del colle gli avi umbri che ruppero primi a suon di scuri i sacri tuoi silenzi, Apennino : dormon gli etruschi discesi co '1 lituo con l'asta con fermi gli occhi ne l'alto a...
Stranica 132 - Non più perfusi del tuo fiume sacro menano i tori, vittime orgogliose, trofei romani ai templi aviti: Roma più non trionfa. Più non trionfa, poi che un galileo di rosse chiome il Campidoglio ascese, gittolle in braccio una sua croce, e disse — Portala i servi. — Fuggir le ninfe a piangere ne...