G. Garibaldi: versi e proseN. Zanichelli, 1882 - Broj stranica: 123 |
Uobičajeni izrazi i fraze
allora Alpi amor anime antica Aspromonte avanti battaglia Bello caduti canto capo CARDUCCI caro case cavallo certe Cesare Ché chiama chiome ciel colli colpe core cresce cuor Dante dice donne eroi fanciulle fati Ferma ferro fieri figli fior forti Francia fratelli fremito fronte geme Generale gente giorno giugno Giuseppe Garibaldi gloria glorioso gran gridava guardo guerra imperatore insultar intorno Italia italiana l'alta l'ira l'Italia lasciava latina libera liete luce luna lungo madre maledetto mare martiri memoria Mentana mente mondo monti morte muto nera nobile nome novello nuova occhi odii oggi padri parata Parla passi patria petti piede popolo porte poteva povero prete primavera repubblica romana sacra saliano sangue sarà schiavi scienza secoli sentimento sereno servi signor silenzi sorgete spade spiriti sposa storia straniero suona terra testa tiranni Tolone tombe torna tristo vano vate vecchio verso viso vittoria vivi volere volta volte
Popularni odlomci
Stranica 55 - Si scopron le tombe, si levano i morti; I martiri nostri son tutti risorti. E allora le rosse falangi corsero vittoriose la penisola; e l'Italia fu libera, libera tutta, per tutte le Alpi, per tutte le isole, per tutto il suo mare. E l'aquila romana...
Stranica 43 - Sopra il comune gorgo de l'anime te rifulgente chiamano i secoli a le altezze, al puro concilio de i numi indigeti su la patria. Tu ascendi. E Dante dice a Virgilio : — Mai non pensammo forma più nobile d'eroe — . Dice Livio, e sorride, — E de la storia, o poeti. De la civile storia d...
Stranica 55 - Egli nacque da un antico dio della patria mescolatosi in amore con una fata del settentrione, là dove l'alpe cala sorridente verso il mare, e nel mare turchino si specchia il cielo più turchino, e più verde e amena splende ed aulisce la terra. Ma tristi tempi eran quelli ; e in quel paradiso signoreggiava tutto l' inferno, cioè i tiranni stranieri e domestici ei preti.
Stranica 55 - ... l'eroe scomparve: dicono fosse assunto ai concilii degli Dii della patria. Ma ogni giorno, il sole, quando si leva su le Alpi...
Stranica 50 - Ariosto, dove quella di Livio cominci e dove il Machiavelli s'insinui: guerriero di avventura senza spavalderie, eroe senza pose, politico senza ostentazione di furberie. Superiore ai partiti, pure accettando da essi tutto che di più vitale e più utile conferissero al rifacimento della nazione...
Stranica 55 - Roma illuminate la notte e veglianti, mentre gli obici ei flutti dei due eserciti s'incontrano e s'incrociano dinanzi le porte. Oh come insorgerà la nota omerica ed ariostea quando il poeta canterà il Daverio, il Calandrelli, il Pietramellara, il Bixio ed il Sacchi, e te, Aiace Medici, ritto con mezza spada su le ruine del Vascello fumanti; e la pugna di due campi intorno al cadavere di Patroclo Masina, tornato per la quarta volta all' assalto spronando il cavallo su per le scalee de...
Stranica 54 - Né manchino i socialisti, almeno quelli che custodiscono' e rinnovano a freddo nei loro pensieri e nei sogni certe idee e certe scene nelle quali la sensuale leggerezza celtica si accoppia libidinosamente alla torva crudeltà druidica; e le sarebbero in Italia, dove tanta plebe è, per debolezza...
Stranica 48 - Pelopida ; ma la scarsezza dei fatti dalla parte loro o la non rispondenza degli effetti vietano intero il paragone. Degno ei senza dubbio di essere comparato ai migliori romani, se in lui il senso umano non fosse più profondo e gentile che non potesse per alcune parti e per molte ragioni essere in quelli, se egli non avesse di più quell'istinto di cavalieresche avventure che è proprio delle razze nuove e miste. E per quel suo impeto di eroico avventuriere e per la ferma devozione agl...
Stranica 55 - Ivi il fiero giovinetto crebbe a cavalcare le onde furiose come polledre di tre anni, a combattere con le tigri e con gli orsi ; e si cibò di midolle di leoni ; e passò tra quei selvaggi bello e forte come Teseo, e li vinse o li persuase ; sollevò repubbliche, abbatté tirannie.
Stranica 19 - Soavi a' fidi tuoi, Ed il sangue di chi re non ti vuole Ferocemente vuoi; Te da la pietà che piange e prega. Te da l'amor che liete Le creature ne la vita lega, Io scomunico, o prete; Te pontefice fosco del mistero, Vate di lutti e d'ire, Io sacerdote de l'augusto vero, Vate de l'avvenire.