I dialoghi di Galileo Galilei sui massimi sistemi Tolemaico e Copernicano ...Coi tipi di F. Vigo, 1874 - Broj stranica: 508 |
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Uobičajeni izrazi i fraze
accidenti adunque alcuna Altezza anco anzi Aristotile assai astronomi bisogna centro della Terra cerchio cerchio massimo ch'io chè Cielo circonferenza contrario Copernico corpi celesti credo d'Aristotile dell'orbe magno diametro dico difficultà dimostrazioni dire discorso distanza dite ditemi eclittica eguali essendo filosofo flusso e reflusso fusse fussero Galileo Galilei globo terrestre grado di velocità gran imperocchè inclinazione intorno l'acqua l'altra l'istesso linea retta lontananza Luna luogo macchie macchie solari maggiore medesimo mente mezzo minore mobile mostra moto annuo moto circolare moto della Terra moto diurno moto retto movimento muoversi mutazione naturale nave necessario osservazioni palla parallasse parallelo passare Peripatetici perpendicolare pianeti polo possa proporzione punto qualsivoglia raggi ragioni reflessione resto SAGR sarà sarebbe Saturno semidiametri sfera stellata sferica sieno signor Sagredo signor Salviati signor Simplicio SIMPL spazio stella nuova stelle fisse superficie tale tangente telescopio terminator tiro Tolomeo trova turale vede veggo vero verso zione
Popularni odlomci
Stranica 116 - E qual cosa è più vergognosa che '1 sentir nelle pubbliche dispute, mentre si tratta di conclusioni dimostrabili, uscir un di traverso con un testo, e ben spesso scritto in ogni altro proposito, e con esso serrar la bocca all'avversario? Ma, quando pure voi vogliate continuare in questo modo di studiare, deponete il nome di filosofi, e chiamatevi o istorici o dottori di memoria; chè non conviene che quelli che non filosofano mai si usurpino l'onorato titolo di filosofo.
Stranica 59 - ... tutta una vasta solitudine d'arena o una massa di diaspro, o che al tempo del diluvio diacciandosi l'acque che la coprivano fusse restata un globo immenso di cristallo, dove mai non nascesse né si alterasse o si mutasse cosa veruna, io la stimerei un corpaccio inutile al mondo, pieno di ozio e, per dirla in breve, superfluo e come se non fusse in natura, e quella stessa differenza ci farei che è tra l'animai vivo e il morto; ed il medesimo dico della Luna, di Giove e di tutti gli altri globi...
Stranica 108 - La lettura de i poeti eccellenti di qual meraviglia riempie chi attentamente considera l'invenzion de' concetti e la spiegatura loro? Che diremo dell'architettura? che dell'arte navigatoria? Ma sopra tutte le invenzioni stupende, qual eminenza di mente fu quella di colui che s'immaginò di trovar modo di comunicare i suoi più reconditi pensieri a qualsivoglia altra persona, benché distante per lunghissimo intervallo di luogo e di tempo? parlare con quelli che son...
Stranica 110 - Venezia, dove alcuni per loro studio, ed altri per curiosità, convenivano tal volta a veder qualche taglio di notomia per mano di uno veramente non men dotto che diligente e pratico notomista. Ed accadde quel giorno, che si andava ricercando l'origine e nascimento...
Stranica 107 - ... due superficie che adattate insieme non si avanzano, ma si racchiuggono dentro al medesimo termine? Or questi passaggi, che l'intelletto nostro fa con tempo e con moto di passo in passo, l'intelletto divino, a guisa di luce, trascorre in un instante, che è l'istesso che dire, gli ha sempre tutti presenti. Concludo per...
Stranica 192 - ... pescetti; sospendasi anco in alto qualche secchiello, che a goccia a goccia vada versando dell' acqua in un altro vaso di angusta bocca che sia posto a basso; e stando ferma la nave, osservate diligentemente come quelli animaletti -volanti con pari velocità vanno verso tutte le parti della stanza. I pesci si vedranno andar notando indifferentemente per tutti i versi, le stille cadenti entreranno tutte nel vaso sottoposto; e voi gettando all'amico...
Stranica 340 - Terra, già esaminate da voi, abbiano grandissima apparenza, già l'abbiamo veduto, e l'averle ricevute per concludentissime i Tolemaici, gli Aristotelici e tutti i lor seguaci, è ben grandissimo argomento della loro efficacia; ma quelle esperienze che apertamente contrariano al movimento annuo, son ben di tanto più apparente repugnanza, che (lo torno a dire) non posso trovar termine all'ammirazion mia, come abbia possuto in Aristarco e nel Copernico far la ragion tanta violenza al senso, che contro...
Stranica 107 - Concludo per tanto, l'intender nostro, e quanto al modo e quanto alla moltitudine delle cose intese, esser d'infinito intervallo superato dal divino; ma non però l'avvilisco tanto, ch'io lo reputi assolutamente nullo; anzi, quando io vo considerando quante e quanto maravigliose cose hanno intese investigate ed operate gli uomini, pur troppo chiaramente conosco io ed intendo, esser la mente umana opera di Dio, e delle più eccellenti.
Stranica 58 - ... stato mal fondato, minacciar rovina, e che, per non vedere con tanto cordoglio disfatte le mura di tante vaghe pitture adornate, cadute le colonne sostegni delle superbe logge, caduti i palchi dorati, rovinati gli stipiti, i frontespizi e le cornici marmoree con tanta spesa condotte, cerchi con catene, puntelli, contrafforti, barbacani e sorgozzoni di riparare alla rovina.
Stranica 115 - Ci è bisogno di scorta ne i paesi incogniti e selvaggi, ma ne i luoghi aperti e piani i ciechi solamente hanno bisogno di guida; e chi è tale, è ben che si resti in casa, ma chi ha gli occhi nella fronte e nella mente, di quelli si ha da servire per iscorta.