Gli Eretici d'Italia, Vol. 3: Discorsi Storici (Classic Reprint)

Excerpt from Gli Eretici d'Italia, Vol. 3: Discorsi Storici

Dopo gli ingenti dispendj di Leon X, Adriano VI avea trovatol'erario esausto, impegnate le gioje; ed essendosi egli proposto di non impor nuove gabelle nè contrar debiti, dovette parere spilorcio, e lasciò nel tesoro appena tremila scudi: pure avea mandalo quarantamila duati in. Ungheria e tre navi ai cavalieri di Rodi per resistere ai Turchi. Clemente VII, il quale vide il maggior disastro che a Roma fosse mai tocco, introdusse nuove imposi zioni, istitui practiti, fra cui notevole il Monte della Fede per soccorrere Carlo V contro gl'irrompenti Musulmani. A Paolo III si attribuisce la prima ordinata imposizione sopra tutto lo Stato, qual fu il sussidio triennale, ma ed egli e i successori usarono sempre con grande riguardo delle gabelle e delle taglie. Spese immense sostenne Pio V nell'interno, oltre le quali, ebbe la mmpagna di Levante, coronata dalla battaglia. Di Lepanto; diede ajuto alla Francia, agli Inglesi cattolici, alla regina di Scozia; distribuì due milioni di scudi d'oro ai poveri, ne 188610 un milione nel tesoro, e cinque centomila che maturavano fra tre mesi: e nella propria camera tredicimila scudi, destinati a limosine manuali, e centomila presso il mastro di casa.

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