Similitudini: tratte dalle tre cantiche della Divina commediaCartallier, 1837 - Broj stranica: 153 |
Ostala izdanja - Prikaži sve
Similitudini: Tratte Dalle Tre Cantiche Della Divina Commedia (Classic Reprint) Dante Alighieri Pregled nije dostupan - 2018 |
Similitudini: Tratte Dalle Tre Cantiche Della Divina Commedia (Classic Reprint) Dante Alighieri Pregled nije dostupan - 2018 |
Uobičajeni izrazi i fraze
૪ ૪ ૪ 99 Parad Achitofel Acquacheta aere amor appresso Asopo avea Barbagia Beatrice c'ha Cantica Canto Terzina CANTO IV Canto Terzina Pag CANTO VII CANTO XVI CANTO XXXI Cennamella cerchio ch'è ch'io vidi Chè ciascun ciel color colui com'io convien Cotal cotanto DANTE ALIGHIERI DANTE ALIGHIERI PADOVA dietro dinanzi Dissonnarsi DIVINA COMMEDIA dolce Donna Duca Ellesponto facea fantolin faville fec'io fece fiamma figlio fronda fuggir fulgór fummo fuoco gente giammai giel giro grido guisa intra invêr l'aer l'ali l'altro l'animo l'ombra l'un l'uom lagrime lassù Latona letizia luce lume Maestro mostra muover nube occhi parea parole parve persona piante picciol piè poco pria quei quinci quivi raggio ripa ruota santo schiera sembiante sonno sovra stella suol surge terra Terz THEODORE W tosto tuono turba vapor vede veder veggio venir vento vêr villade viso vista volge volsi دو وو
Popularni odlomci
Stranica 2 - Poi si rivolse, e parve di coloro Che corrono a Verona il drappo verde Per la campagna; e parve di costoro Quegli che vince e non colui che perde. CANTO DECIMOSESTO varia era in loco ove s...
Stranica 62 - Un' aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...
Stranica 60 - Così la mia durezza fatta solla, Mi volsi al savio Duca, udendo il nome Che nella mente sempre mi rampolla. Ond' ei crollò la testa, * e disse: come, Volemci star di qua? indi sorrise, Come al fanciul si fa ch
Stranica 101 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde, Che, per veder gli aspetti desiati, E per trovar lo cibo onde gli pasca, In che i gravi labor gli sono...
Stranica 8 - Bolle 1' inverno la tenace pece A rimpalmar li legni lor non sani, Che navicar non ponno, e in quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece; Chi ribatte da proda, e chi da poppa; Altri fa remi, ed altri volge sarte; Chi terzeruolo, ed artimon rintoppa: Tal, non per fuoco, ma per divina arte Boi Ila laggiù so una pegola spessa Che inviscava la ripa da ogni parte. I' vedea lei, ma non vedeva in essa Ma' che le bolle che il bollor levava, E gonfiar tutta,...
Stranica 81 - Ver non lo illustra, Di fuor dal qual nessun vero si spazia. Posasi in esso come fera in lustra, Tosto che giunto 1' ha : e giugner puollo, Se non, ciascun disio sarebbe frustra: Nasce per quello a guisa di rampollo Appiè del vero il dubbio : ed è natura, Ch' al sommo pinge noi di collo in collo.
Stranica 4 - Per gli occhi fuori scoppiava lor duolo: Di qua, di là soccorrien con le mani , Quando a' vapori, e quando al caldo suolo. Non altrimenti fan di state i cani, Or col ceffo, or col piè, quando son morsi O da pulci, o da mosche, o da tafani. Poi che nel viso a certi gli occhi porsi, Ne...
Stranica 112 - La bellezza ch' io vidi si trasmoda Non pur di là da noi , ma certo io credo Che solo il suo fattor tutta la goda. Da questo passo vinto mi concedo, Più che giammai da punto di suo tema Soprato fosse comico o tragédo. Chè, come sole il viso che più trema, Così lo rimembrar del dolce riso La mente mia da sé medesma scema. Dal primo giorno ch...