Raccolta di poesie satiriche scritte nel secolo XVIII.Dalla Società tipografica de'classici italiani, 1827 - Broj stranica: 342 |
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alcun alfin allor alma altrui amici Anzi Apollo assai autor aver baje Baron bello Bembo bocca bujo buon canto cervello ch'è ch'io Chè cielo colla costor costume credo d'ogni Demostene dico dire dolce dotto dritto Ecco Elbion fama favella gente giorno Giove GIUSEPPE BARETTI GIUSEPPE BOSSI Giuseppe Zanoja gran grida ignoranti ingegno Ippocrene l'alma lascia leggi letterato lettere libri lingua lingua etrusca lode LORENZO MASCHERONI Macronio mazzafrusto mente mille minchion misero mondo mostra Musa nome Novi romanzi ognor omai onor opra orecchi parlar passo peggior pensiero Petrarca pieno PIER JACOPO MARTELLO Pindo poco POES poesía poeti ponno quai RACC ragion rime s'io sacri saggio saper satira sciocco secol senno SERMONE sonetto spesso spirto stima studio talor tosco Vangel vede veder vedrai veggio versi virtute vizio vizj voglio volgo vuol Zanoja
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Stranica 35 - Or quel che t' era dietro t' è davanti; Ma perchè sappi che di te mi giova, Un corollario voglio che t' ammanti. 1 Vuo' tu che questo ner Sempre natura se fortuna trova Discorde a se, come ogni altra semente Fuor di sua region, fa mala prova. E, se il mondo laggiù ponesse mente Al fondamento che natura pone, Seguendo lui, avria buona la gente. Ma voi torcete alla religione Tal che fu * nato a cingersi la spada, E fate re di tal ch' è da sermone; Onde la traccia vostra è fuor di strada.
Stranica 203 - Cioè se qualche po' d' ingegno avranno , Alla ragion più non faranno guerra. Da sè medesmi si convinceranno Che per aver diletto o documenti Di gire in Francia ancor d'uopo non hanno. In casa abbiam da illuminar le menti, E da dar gusto al cuor quel che abbisogna: Se in Francia è tm libro buon, qui ve n'ha venti.
Stranica 203 - Italia permalose, Che fioracci ed ortiche ite cogliendo Nell'orto d' altri, e in casa avete rose, A voi potrei con un tagliar tremendo Cader addosso, e mostrarvi che il clima In cui nasceste è un clima reverendo ; Ma il ruvido Aristarco ha troppa stima De...
Stranica 256 - Matto è chi spera che nostra ragione Possa trascorrer la infinita via, Che tiene una sustanzia in tre persone. State contenti, umana gente, al quia; Chè se potuto aveste veder tutto, Mestier non era partorir Maria ; E disiar vedeste senza frutto Tai, che sarebbe lor disio quetato, Ch' eternalmente è dato lor per lutto.
Stranica 88 - Spesso mettea Ve virgola segnai; Pure' in sua bocca i versi miei son giunti Cotal lode ad aver dai cascamorti, Qual poeti non han vivi o defunti. E dai pittori ancor vien che riporti D' esser ritratta con in testa il lauro , E con manto , e con man che cetra porti.
Stranica 299 - Sulla tua tomba , e all' indigente leghi Quanto il doppio emisfero e miete e scava , Espiato sarai : è inutil l' ostia Lorda dell' altrui sangue, e la rapina In vano all
Stranica 88 - Che io da bambin lei conoscea bambina ; Crebbe all'ago nemica, e amica al gioco, Nè leggea che Hur cluello e Zan Muzzina. Oh vi dirò. Standosi un giorno al foco , Dar promise il suo core a chi le dava Colà vicino ad Erato aver loco. Io, che me allora agli occhi suoi scaldava Più che al suo focolar, la regalai Di certi versi che a mente imparava : E...
Stranica 126 - Serpon gli ingegni a terra, o dietro a fiori, A bollicelle che son aria, e vento. Ove sei, Lazzarin? ove tu, Volpi? Benchè chi appello io mai? Un morto, ed uno, Che vi tien dietro. A che persone morte Recar in mezzo a tracotante spirto ? Allor tutto m' infuoco. e bava e spuma Manda a
Stranica 297 - Cosi testava Elbion, cui l'ampie usure E i molti di pupilli assi ingoiati E la pubblica fame * avean condotto Dal nulla avito al milionario onore. Macronio in vece, nella vuota casa Più solitario che nell' Alto Egitto, Visse alle donne ed ai sartori ignoto.
Stranica 201 - Di questi sputatondi oltramontani ? Le dotte dame, i sapienti signori Non solo si vergognan se non hanno Francesi i parrucchieri ed i sartori; . Ma non leggon mai altro in tutto l'anno Se non romanzi, e frottole e novelle Venute d...