Lectura Dantis genovese

Naslovnica
Le Monnier, 1906
 

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Stranica 330 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Stranica 40 - DECIMO-TERZO 1M on era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco, Non rami schietti, ma nodosi e involti, * Non pomi v
Stranica 373 - Bolle 1' inverno la tenace pece A rimpalmar li legni lor non sani, Che navicar non ponno, e in quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece; Chi ribatte da proda, e chi da poppa; Altri fa remi, ed altri volge sarte; Chi terzeruolo, ed artimon rintoppa: Tal, non per fuoco, ma per divina arte Boi Ila laggiù so una pegola spessa Che inviscava la ripa da ogni parte. I' vedea lei, ma non vedeva in essa Ma' che le bolle che il bollor levava, E gonfiar tutta,...
Stranica 236 - Vicino al fin de' passeggiati marmi: E quella sozza imagine di froda, Sen venne, ed arrivò la testa e il busto; Ma in su la riva non trasse la coda. La faccia sua era faccia d'uom giusto, Tanto benigna avea di fuor la pelle; E d'un serpente tutto l'altro fusto.
Stranica 370 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di...
Stranica 96 - Tanto, eh' io non 1' avea sì forte udito : O Capaneo, in ciò che non s' ammorza La tua superbia, sei tu più punito : Nullo martirio, fuor che la tua rabbia, Sarebbe al tuo furor dolor compito. Poi si rivolse a me con miglior labbia, Dicendo : Quel fu 1* un de
Stranica 62 - E se di voi alcun nel mondo riede, Conforti la memoria mia, che giace Ancor del colpo...
Stranica 182 - Ma quello ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico ; E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà, per tuo ben far, nimico : Ed è ragion : chè tra gli lazzi sorbi Si disconvien fruttare al dolce fico. Vecchia fama nel mondo li chiama orbi ; Gente avara, invidiosa, e superba : Da' lor costumi fa che tu ti forbì.
Stranica 74 - Come l' altre verrem per nostre spoglie , Ma non però ch' alcuna sen rivesta ; Che non è giusto aver ciò ch' uom si toglie. Qui le strascineremo, e per la mesta .Selva saranno i nostri corpi appesi Ciascuno al prun dell
Stranica 260 - Quando a' vapori, quando al caldo suolo. Non altrimenti fan di state i cani, Or col ceffo, or col piè, quando son morsi O da pulci o da mosche o da tafani. Poi che nel viso a certi gli occhi porsi, Ne...

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