Della letteratura italiana dal secolo XIV fino al principio del secolo XIX.Per G. Silvestri, 1820 |
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Stranica 250
... Massinissa , viene a risapere in Cirta ov'è rinchiusa , la sconfitta e la captività di suo marito . Poco stante , entra lo stesso Massimissa nella città , alla testa del suo esercito , e trova la Regina circondata da un Coro di donne ...
... Massinissa , viene a risapere in Cirta ov'è rinchiusa , la sconfitta e la captività di suo marito . Poco stante , entra lo stesso Massimissa nella città , alla testa del suo esercito , e trova la Regina circondata da un Coro di donne ...
Stranica 251
... Massinissa in quel precipizio in che egli stesso fu da lei gettato . Massinissa resiste con fermezza a Le- lio ed a Catone , i quali gli raddomandano nella sua sposa la schiava di Roma ; ma quando Scipio- ne lo incalza dal canto suo ...
... Massinissa in quel precipizio in che egli stesso fu da lei gettato . Massinissa resiste con fermezza a Le- lio ed a Catone , i quali gli raddomandano nella sua sposa la schiava di Roma ; ma quando Scipio- ne lo incalza dal canto suo ...
Stranica 252
... Massinissa , il quale non disperava ancor totalmente di salvarla , e che aveva in animo di farla rapir di notte tempo per traspor- tarla a Cartagine , ritorna troppo tardi per eseguire il suo disegno ; ma gli riesce , se non altro , di ...
... Massinissa , il quale non disperava ancor totalmente di salvarla , e che aveva in animo di farla rapir di notte tempo per traspor- tarla a Cartagine , ritorna troppo tardi per eseguire il suo disegno ; ma gli riesce , se non altro , di ...
Stranica 253
... Massinissa : non v'è persona che di leggieri non possa notar simili difetti , nè è da temere che altri gl'imiti ; ma dee pur rincresce- re che niun poeta abbia tratto miglior profitto dagli esempi greci che dava il Trissino sulla scena ...
... Massinissa : non v'è persona che di leggieri non possa notar simili difetti , nè è da temere che altri gl'imiti ; ma dee pur rincresce- re che niun poeta abbia tratto miglior profitto dagli esempi greci che dava il Trissino sulla scena ...
Stranica 255
... Massinissa , supplicarlo , ed ottenere la sua promes- sa ; ci si veggono i prigionieri numidi condotti in- nanzi al pretore romano ; ci si vede Massinissa re- sistere a Lelio ed a Catone , e cedere a Scipione ; finalmente ci si vede ...
... Massinissa , supplicarlo , ed ottenere la sua promes- sa ; ci si veggono i prigionieri numidi condotti in- nanzi al pretore romano ; ci si vede Massinissa re- sistere a Lelio ed a Catone , e cedere a Scipione ; finalmente ci si vede ...
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Stranica 58 - ... 1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or...
Stranica 13 - E che gente è, che par nel duol sì vinta ? Ed egli a me : Questo misero modo Tengon 1' anime triste di coloro, Che visser senza infamia e senza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro Degli angeli che non furon ribelli, Né fur fedeli a Dio, ma per sé foro. Cacciarli i ciel per non esser men belli, Né lo profondo inferno gli riceve, Che alcuna gloria i rei avrebber d
Stranica 18 - Ma se a conoscer la prima radice Del nostro amor tu hai cotanto affetto, Farò come colui che piange e dice.
Stranica 17 - Per aver pace co' seguaci sui. Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, Prese costui della bella persona Che mi fu tolta; e il modo ancor m'offende. Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer si forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi vita ci spense." Queste parole da lor ci fur porte. Dante Chinai il viso, e tanto il tenni basso, Fin che il poeta mi disse: "Che pense?
Stranica 39 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scender e '1 salir per l'altrui scale. E quel che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle ; Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te ; ma poco appresso Ella, non tu, n
Stranica 197 - Mentre egli il suon de' sacri detti sciolse, Colei di gioia trasmutossi, e rise : E in atto di morir lieto e vivace, Dir parea ; S' apre il cielo ; io vado in pace. D' un bel pallore ha il bianco volto asperso, Come a...
Stranica 24 - Lucano ornai là dove tocca del misero Sabello e di Nassidio; e attenda a udir quel ch'or si scocca. Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio; che se quello in serpente e quella in fonte converte poetando, io non lo 'nvidio; che due nature mai a fronte a fronte non trasmutò, si ch'amendue le forme a cambiar lor matera fosser pronte.
Stranica 211 - Penso — risponde — a la città del regno di Giudea antichissima regina, che vinta or cade, e indarno esser sostegno 10 procurai de la fatai ruina, e ch'è poca vendetta al mio disdegno 11 capo tuo che '1 Ciclo or mi destina.
Stranica 17 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, e cominciai: " Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore, che conosceste i dubbiosi disiri?
Stranica 13 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.