Della letteratura italiana dal secolo XIV fino al principio del secolo XIX.Per G. Silvestri, 1820 |
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Stranica 14
... poetiche ai terrori del cattolici- smo . Michelangelo , dipingendo il giudicio univer- sale , rappresentò l'inferno di Dante ; laonde nel suo quadro si vede Caronte a trasportar le anime ; 14 DELLA LETTERATURA ITALIANA.
... poetiche ai terrori del cattolici- smo . Michelangelo , dipingendo il giudicio univer- sale , rappresentò l'inferno di Dante ; laonde nel suo quadro si vede Caronte a trasportar le anime ; 14 DELLA LETTERATURA ITALIANA.
Stranica 15
... vede accrescersi i supplizi . Egli così descri- ve questa parte del baratro : lo venni in luogo d'ogni luce muto , Che mugghia come fa mar per tempesta , Se da contrarj venti è combattuto . 16 DELLA LETTERATURA ITALIANA La buféra ...
... vede accrescersi i supplizi . Egli così descri- ve questa parte del baratro : lo venni in luogo d'ogni luce muto , Che mugghia come fa mar per tempesta , Se da contrarj venti è combattuto . 16 DELLA LETTERATURA ITALIANA La buféra ...
Stranica 18
... vede gli avari e i prodighi , i sono puniti insieme , e si fanno reciproci rimp ( C. VII ) ; nel quinto incontra gl ' iracondi , i sono fitti in un orribile pantano ( ivi ) ; gli ere chi sono confinati nel ricinto della città di ( C. 1x ) ...
... vede gli avari e i prodighi , i sono puniti insieme , e si fanno reciproci rimp ( C. VII ) ; nel quinto incontra gl ' iracondi , i sono fitti in un orribile pantano ( ivi ) ; gli ere chi sono confinati nel ricinto della città di ( C. 1x ) ...
Stranica 19
... più dolore che il letto ardente su cui si giace . Sceso Dante nel settimo cerchio ( C. XII ) , vede una fiumana di sangue in cui bollono i tiranni e gli omicidi ; sulle sue sponde corrono centauri ar mati CAPITOLO I. 19.
... più dolore che il letto ardente su cui si giace . Sceso Dante nel settimo cerchio ( C. XII ) , vede una fiumana di sangue in cui bollono i tiranni e gli omicidi ; sulle sue sponde corrono centauri ar mati CAPITOLO I. 19.
Stranica 28
... vede un vasto mare che circonda la scoscesa montagna , intorno a cui le anime espiano le loro colpe ; e , dopo essersi purificato sopra la sua riva , comincia a salire in giro in giro , sotto la scorta di Virgilio che non l'abbandona ...
... vede un vasto mare che circonda la scoscesa montagna , intorno a cui le anime espiano le loro colpe ; e , dopo essersi purificato sopra la sua riva , comincia a salire in giro in giro , sotto la scorta di Virgilio che non l'abbandona ...
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Stranica 58 - ... 1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or...
Stranica 13 - E che gente è, che par nel duol sì vinta ? Ed egli a me : Questo misero modo Tengon 1' anime triste di coloro, Che visser senza infamia e senza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro Degli angeli che non furon ribelli, Né fur fedeli a Dio, ma per sé foro. Cacciarli i ciel per non esser men belli, Né lo profondo inferno gli riceve, Che alcuna gloria i rei avrebber d
Stranica 18 - Ma se a conoscer la prima radice Del nostro amor tu hai cotanto affetto, Farò come colui che piange e dice.
Stranica 17 - Per aver pace co' seguaci sui. Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, Prese costui della bella persona Che mi fu tolta; e il modo ancor m'offende. Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer si forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi vita ci spense." Queste parole da lor ci fur porte. Dante Chinai il viso, e tanto il tenni basso, Fin che il poeta mi disse: "Che pense?
Stranica 39 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scender e '1 salir per l'altrui scale. E quel che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle ; Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te ; ma poco appresso Ella, non tu, n
Stranica 197 - Mentre egli il suon de' sacri detti sciolse, Colei di gioia trasmutossi, e rise : E in atto di morir lieto e vivace, Dir parea ; S' apre il cielo ; io vado in pace. D' un bel pallore ha il bianco volto asperso, Come a...
Stranica 24 - Lucano ornai là dove tocca del misero Sabello e di Nassidio; e attenda a udir quel ch'or si scocca. Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio; che se quello in serpente e quella in fonte converte poetando, io non lo 'nvidio; che due nature mai a fronte a fronte non trasmutò, si ch'amendue le forme a cambiar lor matera fosser pronte.
Stranica 211 - Penso — risponde — a la città del regno di Giudea antichissima regina, che vinta or cade, e indarno esser sostegno 10 procurai de la fatai ruina, e ch'è poca vendetta al mio disdegno 11 capo tuo che '1 Ciclo or mi destina.
Stranica 17 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, e cominciai: " Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore, che conosceste i dubbiosi disiri?
Stranica 13 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.