Note letterarie

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Michele Amenta, 1888 - Broj stranica: 86
 

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Stranica 3 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Stranica 41 - nfinita via , Che tiene una sustanzia in tre persone . 'State contenti , umana gente , al quia : Che se potuto aveste veder tutto , Mestier non era partorir Maria : E disiar vedeste senza frutto Tai , che sarebbe lor disio quetato , Ch'eternamente è dato lor per lutto : I...
Stranica 59 - Placida notte, e verecondo raggio Della cadente luna; e tu che spunti Fra la tacita selva in su la rupe, Nunzio del giorno; oh dilettose e care Mentre ignote mi fur l'erinni e il fato, Sembianze agli occhi miei; già non arride Spettacol molle ai disperati affetti. Noi l'insueto allor gaudio ravviva Quando per l'etra liquido si volve E per li campi trepidanti il flutto Polveroso de' Noti, e quando il carro, Grave carro di Giove a noi sul capo, Tonando, il tenebroso aere divide.
Stranica 51 - Quell'anima gentil fu cosi presta, Sol per lo dolce suon della sua terra, Di fare al cittadin suo quivi festa; Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.
Stranica 7 - Così fer molti antichi di Guittone, di grido in grido pur lui dando pregio fin che l'ha vinto il ver con più persone.
Stranica 5 - Amor mi spira, noto, ea quel modo ch'e' ditta dentro vo significando». «O frate, issa vegg'io», diss'elli, «il nodo che '1 Notaro e Guittone e me ritenne di qua dal dolce stil novo ch'i
Stranica 35 - S'io fossi pur di tanto ancor leggero, ch'i' potessi in cent'anni andare un'onda, io sarei messo già per lo sentero, cercando lui tra questa gente sconcia, con tutto ch'ella volge undici miglia e men d'un mezzo di traverso non ci ha. Io son per lor tra sì fatta famiglia; e' m'indussero a batter li fiorini ch'avevan tre carati di mondiglia ». E io a lui: « Chi son li due tapini che fumman come man bagnate '1 verno, giacendo stretti a
Stranica 55 - Ilion fu combusto. Ma tu perché ritorni a tanta noia ? perché non sali il dilettoso monte, ch'è principio e cagion di tutta gioia ? » « Or se' tu quel Virgilio, e quella fonte, che spande di parlar si largo fiume?, risposi lui con vergognosa fronte.
Stranica 58 - De' lunghi e faticosi suoi viaggi Per lochi aspri e selvaggi, Fatto già de' pensier canuto e bianco, Al dolce patrio albergo Sospirando cammina e si rimembra Le paterne ossa e sua novella...
Stranica 58 - Vecchierel bianco, infermo, mezzo vestito e scalzo, con gravissimo fascio in su le spalle...

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