Le rime di Francesco Petrarca di su gli originaliG.C. Sansoni, 1899 - Broj stranica: 548 |
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Stranica vi
... latini.1 Le quali erano e furono lungo tempo venti di numero ; e contengono , oltre la prima bozza d ' una epistola lati- na ( sesta del xvi de rebus familiaribus ) , oltre quattro so- netti di rimatori diversi trascritti di man del ...
... latini.1 Le quali erano e furono lungo tempo venti di numero ; e contengono , oltre la prima bozza d ' una epistola lati- na ( sesta del xvi de rebus familiaribus ) , oltre quattro so- netti di rimatori diversi trascritti di man del ...
Stranica xii
... latini del poeta : 2 in sua mano abbiamo veduto che il Beccadelli pensò restassero le sparse carte delle bozze : in sua mano è lecito supporre restasse anche l'originale intiero delle Rime . Il fatto è che fu di Padova la prima edizione ...
... latini del poeta : 2 in sua mano abbiamo veduto che il Beccadelli pensò restassero le sparse carte delle bozze : in sua mano è lecito supporre restasse anche l'originale intiero delle Rime . Il fatto è che fu di Padova la prima edizione ...
Stranica xviii
... latini 3195 e 3196 » , nel vol . xxx ( 2o semestre 1897 ) del Giornale storico della letteratura italiana . - Nel 1501 del mese di luglio le « cose volgari » del Petrarca uscivano impresse in Venezia nelle case di Aldo Romano , come ...
... latini 3195 e 3196 » , nel vol . xxx ( 2o semestre 1897 ) del Giornale storico della letteratura italiana . - Nel 1501 del mese di luglio le « cose volgari » del Petrarca uscivano impresse in Venezia nelle case di Aldo Romano , come ...
Stranica xxv
... latini , come già in Firenze aveva usato per Dante . Ma co ' l Pe- trarca tirò via : faceva a braccia , per quel che appare dallo stampato , inventando lepidamente e motteggiando . Il com- mento del Filelfo fu impresso la prima volta in ...
... latini , come già in Firenze aveva usato per Dante . Ma co ' l Pe- trarca tirò via : faceva a braccia , per quel che appare dallo stampato , inventando lepidamente e motteggiando . Il com- mento del Filelfo fu impresso la prima volta in ...
Stranica xxvi
... latini del poeta , il secondo di- squisizioni sul tempo in che alcune poesie furono com- poste e qualche saggio d'interpretazione acuto e nuovo fra molti stranissimi . Marco Mantova Benavides giureconsulto padovano introdusse ad ...
... latini del poeta , il secondo di- squisizioni sul tempo in che alcune poesie furono com- poste e qualche saggio d'interpretazione acuto e nuovo fra molti stranissimi . Marco Mantova Benavides giureconsulto padovano introdusse ad ...
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affanni alcun altrove Amor anima antec avea Avignone begli occhi bel viso bella bellezza Bembo cangiar canz canzone Caved ch'a ch'è ch'io ché chiama cielo colla corpo credo cuore d'amore Dante Decam desio dice dolce dolcezza dolore donna fiori fugge Fulvio Orsini giorno Idaspe intendere L'Alfieri L'Alfieri nota l'alma l'anima l'aura lacci d'Amore lagrime lasso latini Laura Cv leggiadra lieto lode lume luogo mente mirar mondo morire mortal morte mostra nota i vv notte occhi di Laura omai onestà Oraz orig Ovid parla parole passo pensier Petrarca piangere pianto pietà Pietro Bembo Platone poeta pregio Purg quod ragione rime sente soave solea sonetto sospiri speranza spirto stelle stra terra trovo Valchiusa vatic vedere veggio verso vidi vIII Virg virtú vista viva vuol dire
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Stranica 190 - DI pensier in pensier, di monte in monte Mi guida Amor; ch'ogni segnato calle Provo contrario a la tranquilla vita. Se 'n solitaria piaggia, rivo o fonte, Se 'n fra duo poggi siede ombrosa valle, Ivi s'acqueta l'alma sbigottita; E, come Amor l'envita, Or ride or piange, or teme or s'assecura; E '1 volto, che lei segue ov...
Stranica 208 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Stranica 23 - Con lei foss' io da che si parte il Sole, E non ci vedess' altri che le stelle; Sol una notte; e mai non fosse l'alba; E non si trasformasse in verde selva Per uscirmi di braccia come il giorno Che Apollo la seguia quaggiù per terra.
Stranica 68 - Non veggio di vertù , eh' al mondo è spenta , Né trovo chi di mal far si vergogni . Che s'aspetti non so, né che s'agogni Italia, che suoi guai non par, che senta, Vecchia , oziosa , e lenta . Dormirà sempre, e non fia chi la svegli ? Le man 1
Stranica 68 - Un cavalier, ch'Italia tutta onora, Pensoso più d'altrui, "che di se stesso. Digli: Un , che non ti vide ancor da presso, Se non come per fama uom s...
Stranica 149 - Qui tutta umile e qui la vidi altera; Or aspra or piana, or dispietata or pia; Or vestirsi onestate or leggiadria ; Or mansueta or disdegnosa e fera. Qui cantò dolcemente, e qui s' assise; Qui si rivolse, e qui rattenne il passo; Qui co' begli occhi mi trafisse il core; Qui disse una parola, e qui sorrise; Qui cangiò '1 viso.
Stranica 95 - Donna , i' veggio Nel mover de' vostr' occhi un dolce lume , Che mi mostra la via , eh' al ciel conduce ; E per lungo costume Dentro là , dove sol con Amor seggio , Quasi visibilmente il cor traluce . Quest' è la vista , ch
Stranica 53 - Solo e pensoso i più deserti campi vo mesurando a passi tardi e lenti, e gli occhi porto per fuggire intenti ove vestigio uman la rena stampi.
Stranica 345 - Chiamavi il cielo, e intorno vi si gira, Mostrandovi le sue bellezze eterne, E l'occhio vostro pure a terra mira; Onde vi batte chi tutto discerne.
Stranica 68 - 1 vulgo inerme De la tenera etate, ei vecchi stanchi Ch'hanno sè in odio e la soverchia vita, E i neri fraticelli ei bigi ei bianchi, Coll' altre schiere travagliate e 'nferme, Gridan: 'O signor nostro, aita, aita'; E la povera gente sbigottita Ti scopre le sue piaghe a mille a mille, Ch'Annibale, non ch'altri, farian pio...