Œuvres posthumes, publ. par E.D. Forgues

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Stranica 202 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Stranica 230 - Innata v' è la virtù che consiglia, E del1' assenso de' tener la soglia. Quest' è il principio, là onde si piglia Cagion di meritare in voi, secondo Che buoni e rei amori accoglie e viglia. Color che ragionando andaro al fondo, S' accorser d' esta innata libertate, Però moralità lasciaro al mondo.
Stranica 360 - Vago già di cercar dentro e dintorno • La divina foresta spessa e viva, Ch'agli occhi temperava il nuovo giorno. Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d
Stranica 398 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Stranica 38 - L'ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor dal regno, quasi lungo il Verde, Ove le trasmutò a lume spento.
Stranica 398 - Ma per larghezza di grazie divine, Che sì alti vapori hanno a lor piova, Che nostre viste là non van vicine ; Questi fu tal nella sua vita nuova Virtualmente, ch'ogni abito destro Fatto averebbe in lui mirabil pruovn.
Stranica 360 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno. Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suoi che d' ogni parte oliva. Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...
Stranica 218 - Ma 1' altro puote errar per malo obbietto, 2 O per troppo, o per poco di vigore. Mentre ch' egli è ne' primi ben diretto, E ne' secondi se stesso misura, Esser non può cagion di mal diletto; Ma, quando al mal si torce, o con più cura, O con men che non dee, corre nel bene, Contra il fattore adovra sua fattura. Quinci comprender puoi ch' esser conviene Amor sementa in voi d' ogni virtute, E d' ogni operazion che merta pene.
Stranica 110 - Quand' io, che meco avea di quel d' Adamo, Vinto dal sonno, in su I' erba inchinai Là 've già tutti e cinque sedevamo. Nell' ora che comincia i tristi lai La rondinella , presso alla mattina , Forse a memoria de' suoi primi guai ; E che la mente nostra , pellegrina Più dalla carne e men da...
Stranica 258 - Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso E nel vicario suo Cristo esser catto.

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