La divina commedia, Opseg 1Presso Francesco Bertini, 1813 - Broj stranica: 379 |
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Stranica 31
... maestro , e'l mio autore : Tu se ' solo colui , da cu ' io tolsi Lo bello stile , che ( 64 ) m'ha fatto onore . Vedi la bestia , ( 65 ) per cu ' io mi volsi : Ajutami ( 66 ) da lei famoso saggio , Ch'ella mi fa ( 67 ) tremar le vene ...
... maestro , e'l mio autore : Tu se ' solo colui , da cu ' io tolsi Lo bello stile , che ( 64 ) m'ha fatto onore . Vedi la bestia , ( 65 ) per cu ' io mi volsi : Ajutami ( 66 ) da lei famoso saggio , Ch'ella mi fa ( 67 ) tremar le vene ...
Stranica 36
... maestro seguita . Lo ( 1 ) giorno se n'andava , e l'aer bruno Toglieva gli animai , che sono'n terra Dalle fatiche loro ; ed io sol ' uno M'apparecchiava a sostener ( 2 ) la guerra Si del cammino , e sì della pietate , Che ( 3 ) ...
... maestro seguita . Lo ( 1 ) giorno se n'andava , e l'aer bruno Toglieva gli animai , che sono'n terra Dalle fatiche loro ; ed io sol ' uno M'apparecchiava a sostener ( 2 ) la guerra Si del cammino , e sì della pietate , Che ( 3 ) ...
Stranica 46
... maestro : Così li dissi : e poichè mosso fue , Entrai ( 69 ) per lo cammino alto e silvestro . ( 65 ) Così in me si rinvigorì l'abbattuta fiducia , tal pigliai giusta fidanza . ( 66 ) Cioè evidenti , le quali non ammettevano repli ea ...
... maestro : Così li dissi : e poichè mosso fue , Entrai ( 69 ) per lo cammino alto e silvestro . ( 65 ) Così in me si rinvigorì l'abbattuta fiducia , tal pigliai giusta fidanza . ( 66 ) Cioè evidenti , le quali non ammettevano repli ea ...
Stranica 48
... Maestro , il senso lor m'è duro . Ed egli a me , come persona ( 5 ) accorta , Qui si convien lasciare ogni sospetto : Ogni viltà convien , che qui sia ( 6 ) morta . Noi sem venuti al luogo , ov'i't'ho detto , Che tu vedrai le genti ( 7 ) ...
... Maestro , il senso lor m'è duro . Ed egli a me , come persona ( 5 ) accorta , Qui si convien lasciare ogni sospetto : Ogni viltà convien , che qui sia ( 6 ) morta . Noi sem venuti al luogo , ov'i't'ho detto , Che tu vedrai le genti ( 7 ) ...
Stranica 50
... Maestro , che è quel , ch'i'odo ? E che gent ' è , che par nel duol sì vinta ? Ed egli a me : Questo misero modo Tengon l'anime triste di coloro , Che ( 19 ) visser sanza infamia , e sanza lodo . Mischiate sono a quel cattivo coro Degli ...
... Maestro , che è quel , ch'i'odo ? E che gent ' è , che par nel duol sì vinta ? Ed egli a me : Questo misero modo Tengon l'anime triste di coloro , Che ( 19 ) visser sanza infamia , e sanza lodo . Mischiate sono a quel cattivo coro Degli ...
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Stranica 71 - E come gli stornei ne portan l' ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Così quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sé lunga riga ; Così vid...
Stranica 98 - Ignudo tutte , e con sembiante offeso. Questi si percotean non pur con mano , Ma con la testa , e col petto , e co' piedi , Troncandosi co' denti a brano a brano. Lo buon Maestro disse : figlio , or vedi L'anime di color , cui vinse l' ira : Ed anche vO' , che tu per certo credi , Che sotto l' acqua ha gente che sospira , E fanno pullular quest* acqua al summo , Come 1* occhio ti dice , u' che s
Stranica 344 - E disser : Padre, assai ci fia men doglia, Se tu mangi di noi : tu ne vestisti Queste misere carni, e tu le spoglia.
Stranica 151 - NON era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco ; Non rami schietti, ma nodosi e involti ; Non pomi v
Stranica 222 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Stranica 77 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, E cominciai : Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?
Stranica 254 - Laggiù trovammo una gente dipinta, Che giva intorno assai con lenti passi, Piangendo, e nel sembiante stanca e vinta. Egli avean cappe con cappucci bassi Dinanzi agli occhi, fatte della taglia Che per li monaci in Cologna fassi. Di fuor dorate son, si eh' egli abbaglia ; Ma dentro tutte piombo, e gravi tanto, Che Federigo le mettea di paglia.
Stranica 69 - Duca mio a lui: Perché pur gride? Non impedir lo suo fatale andare: Vuoisi così colà, dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Stranica 233 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma che le bolle che 1 bollor levava , E gonfiar tutta e riseder...
Stranica 63 - Difeso intorno d' un bel fiumicello. Questo passammo come terra dura: Per sette porte intrai con questi savi ; Giugnemmo in prato di fresca verdura. Genti v' eran con occhi tardi e gravi, Di grande autorità ne' lor sembianti: Parlavan rado, con voci soavi.