Rime di Francesco Petrarca...Presso Tommaso Masi e comp., ̊, 1815 |
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Stranica 41
... s'io lo scaccio , ed e ' non trova in voi Nell'esilio infelice alcun soccorso , : Nè sa star sol , nè gire ov ' altri ' I chiama ; Poria smarrire il suo natural corso : Che grave colpa fia d'ambeduo noi ; E tanto più di voi , quanto più ...
... s'io lo scaccio , ed e ' non trova in voi Nell'esilio infelice alcun soccorso , : Nè sa star sol , nè gire ov ' altri ' I chiama ; Poria smarrire il suo natural corso : Che grave colpa fia d'ambeduo noi ; E tanto più di voi , quanto più ...
Stranica 48
... s ' io moro , il danno è vostro . Ben mi credea dinanzi agli occhi suoi D ' indegno far così di mercè degno : E questa speme m ' avea fatto ardito . Ma talor'umiltà spegne disdegno ; Talor l'enfiamma : e ciò sepp'io dapoi Lunga stagion ...
... s ' io moro , il danno è vostro . Ben mi credea dinanzi agli occhi suoi D ' indegno far così di mercè degno : E questa speme m ' avea fatto ardito . Ma talor'umiltà spegne disdegno ; Talor l'enfiamma : e ciò sepp'io dapoi Lunga stagion ...
Stranica 69
... che tempre Sia la mia vita , ch'è celata altrui . Ma pur si aspre vie , nè si selvagge Cercar non so , ch'Amor non venga sempre Ragionando con meco , ed io con lui . SONETTO XXVIII . S'Io credessi per morte essere searco Del PARTE . 69.
... che tempre Sia la mia vita , ch'è celata altrui . Ma pur si aspre vie , nè si selvagge Cercar non so , ch'Amor non venga sempre Ragionando con meco , ed io con lui . SONETTO XXVIII . S'Io credessi per morte essere searco Del PARTE . 69.
Stranica 70
Francesco Petrarca. SONETTO XXVIII . S'Io credessi per morte essere searco Del pensier ' amoroso , che m'atterra ; Con le mie mani avrei già posto in terra Queste membra nojose , e quello incarco : Ma perch'io temo , che sarebbe un vareo ...
Francesco Petrarca. SONETTO XXVIII . S'Io credessi per morte essere searco Del pensier ' amoroso , che m'atterra ; Con le mie mani avrei già posto in terra Queste membra nojose , e quello incarco : Ma perch'io temo , che sarebbe un vareo ...
Stranica 72
... S'io dormo , o vado , o seggio ; Altro giammai non chieggio , E ciò , ch'i ' vidi dopo lor , mi spiacque . Quante montagne , ed acque ,, Quanto mar , quanti fiumi M'ascondon que ' duo lumi , Che quasi un bel sereno a mezzo'l die Fer le ...
... S'io dormo , o vado , o seggio ; Altro giammai non chieggio , E ciò , ch'i ' vidi dopo lor , mi spiacque . Quante montagne , ed acque ,, Quanto mar , quanti fiumi M'ascondon que ' duo lumi , Che quasi un bel sereno a mezzo'l die Fer le ...
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acerba affanni albergo alma altrui amaro Amor Angel novo Apollo arda arde ardo assai avea Avignone Avrian Babilonia begli occhi bel viso bella bellezza cangiar CANZ CANZONE ch'a ch'è ch'i che'l che'n chiome Ciel colei d'Amore desio diletto doglia dolce dolcezza dolor Donna duol fera fior foco FRANCESCO PETRARCA fronde fuggir gentil giammai giorno gran l'alma l'altro L'aura l'erba lagrime lasso Laura leggiadre lieto loco lume m'ha Madonna MADRIGALE Massinissa meco mille mirar mondo morir mortal morte nemica notte nova omai onda marina onesta onore parlar passo pensier Petrarca piacer piaggia piangendo pianger pianto piè pietà Poeta pregio rime riva s'io sdegno seco sereno SESTINA Signor soave solea SONETTO sospir sospiri speranza spero spirto stanco stelle talor terra Tessaglia Tomo trista uscian Valchiusa vede veder veggio verde vidi virtute vista viver vivo volse volto volve
Popularni odlomci
Stranica 165 - A guisa d'un soave e chiaro lume Cui nutrimento a poco a poco manca, Tenendo al fin il suo usato costume. Pallida no, ma più che neve bianca, Che senza vento in un bel colle fiocchi, Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi , Essendo '1 spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Stranica 31 - Poco mancò ch'io non rimasi in cielo. 87 xxvi rEFIRO torna, e '1 bel tempo rimena, ' E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, E garrir Progne e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia. Ridono i prati, e '1...
Stranica 32 - Quel rosignuol, che sì soave piagne forse suoi figli, o sua cara consorte, di dolcezza empie il cielo e le campagne con tante note sì pietose e scorte, e tutta notte par che m'accompagne, e mi rammente la mia dura sorte: ch'altri che me non ho di ch' i' mi lagne, ché 'n dee non credev'io regnasse Morte. O che lieve é inganar chi s'assecura! Que' duo bei lumi assai più che '1 sol chiari chi pensò mai veder far terra oscura?
Stranica 162 - Ma chi non ve la pone ? ) e s' ei si trova Alla fine ingannato, è bea ragione. O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti tornate alla gran madre antica; E '1 nome vostro appena si ritrova.
Stranica 23 - 1 terzo cerchio serra La rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse : In questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra. I* son colei che ti die' tanta guerra E compie
Stranica 166 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Stranica 108 - I* mi ritrovo, sol, senza governo, Ed ho già da vicin l'ultime strida. Ma pur in te l'anima mia si fida; Peccatrice, i' noi nego, Vergine ; ma ti prego Che '1 tuo nemico del mio mal non rida : Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro. Vergine, quante lagrime ho già sparte, Quante lusinghe e quanti preghi indarno. i Pur per mia pena e per mio grave danno ! Da poi ch'i...
Stranica 150 - Armate eran con lei tutte le sue - .; Chiare virtuti ; o gloriosa schiera ! E teneansi per mano a due a due . Onestate e vergogna alla front...
Stranica xvii - L'invisibil sua forma è in paradiso Disciolta di quel velo Che qui fece ombra al fior degli anni suoi , Per rivestirsen poi Un...
Stranica xxvii - La vita fugge e non s' arresta un' ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora; E '1 rimembrar e 1' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n veritate, Se non eh' i' ho di me stesso pietate, I' sarei già di questi pensier fora.