Rime di Francesco Petrarca...Presso Tommaso Masi e comp., ̊, 1815 |
Iz unutrašnjosti knjige
Rezultati 1 - 5 od 21.
Stranica 47
... trista : A farmi lagrimar , Signor mio , riedi . Come , non so , pur ' io mossi indi i piedi , Non altrui incolpando , che me stesso , Mezzo tutto quel dì tra vivo , e morto . Ma perchè'l tempo è corto , La penna al buon voler non può ...
... trista : A farmi lagrimar , Signor mio , riedi . Come , non so , pur ' io mossi indi i piedi , Non altrui incolpando , che me stesso , Mezzo tutto quel dì tra vivo , e morto . Ma perchè'l tempo è corto , La penna al buon voler non può ...
Stranica 71
... trista : Che sai , s'a miglior tempo anco ritorni , Ed a più lieti giorni ? O se'l perduto ben mai si racquista ? Questa speranza mi sostenne un tempo : Or vien mancando , e troppo in lei m'attempo . Il tempo passa ; e l'ore son si ...
... trista : Che sai , s'a miglior tempo anco ritorni , Ed a più lieti giorni ? O se'l perduto ben mai si racquista ? Questa speranza mi sostenne un tempo : Or vien mancando , e troppo in lei m'attempo . Il tempo passa ; e l'ore son si ...
Stranica 144
... , che ' l tempo Non è chi ' ndietro volga , o chi l'affreni . Più volte l'ho con tai parole scorta : Vattene , trista ; che non va per tempo , Chi dopo lassa i suoi dì più sereni . SONETTO LXV . Si tost tosto , come avvien che 144 PRIMA.
... , che ' l tempo Non è chi ' ndietro volga , o chi l'affreni . Più volte l'ho con tai parole scorta : Vattene , trista ; che non va per tempo , Chi dopo lassa i suoi dì più sereni . SONETTO LXV . Si tost tosto , come avvien che 144 PRIMA.
Stranica 176
... su la prima vista Per si alto avversario al cor mi nacque . A lui la faccia lagrimosa , e trista Un nuviletto intorno ricoverse : Cotanto l'esser vinto gli dispiacque . SONETTO XCII Pien di quella ineffabile dolcezza , Che del 176 PRIMA.
... su la prima vista Per si alto avversario al cor mi nacque . A lui la faccia lagrimosa , e trista Un nuviletto intorno ricoverse : Cotanto l'esser vinto gli dispiacque . SONETTO XCII Pien di quella ineffabile dolcezza , Che del 176 PRIMA.
Stranica 343
... trista opinione . A me pur giova di sperare ancora La dolce vista del bel viso adorno , Che me mantene , e ' l secol nostro onora . Se per salir ' all ' eterno soggiorno Uscita è pur del bell'albergo fora ; Prego ; non tardi il mio ...
... trista opinione . A me pur giova di sperare ancora La dolce vista del bel viso adorno , Che me mantene , e ' l secol nostro onora . Se per salir ' all ' eterno soggiorno Uscita è pur del bell'albergo fora ; Prego ; non tardi il mio ...
Ostala izdanja - Prikaži sve
Uobičajeni izrazi i fraze
acerba affanni albergo alma altrui amaro Amor Angel novo Apollo arda arde ardo assai avea Avignone Avrian Babilonia begli occhi bel viso bella bellezza cangiar CANZ CANZONE ch'a ch'è ch'i che'l che'n chiome Ciel colei d'Amore desio diletto doglia dolce dolcezza dolor Donna duol fera fior foco FRANCESCO PETRARCA fronde fuggir gentil giammai giorno gran l'alma l'altro L'aura l'erba lagrime lasso Laura leggiadre lieto loco lume m'ha Madonna MADRIGALE Massinissa meco mille mirar mondo morir mortal morte nemica notte nova omai onda marina onesta onore parlar passo pensier Petrarca piacer piaggia piangendo pianger pianto piè pietà Poeta pregio rime riva s'io sdegno seco sereno SESTINA Signor soave solea SONETTO sospir sospiri speranza spero spirto stanco stelle talor terra Tessaglia Tomo trista uscian Valchiusa vede veder veggio verde vidi virtute vista viver vivo volse volto volve
Popularni odlomci
Stranica 165 - A guisa d'un soave e chiaro lume Cui nutrimento a poco a poco manca, Tenendo al fin il suo usato costume. Pallida no, ma più che neve bianca, Che senza vento in un bel colle fiocchi, Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi , Essendo '1 spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Stranica 31 - Poco mancò ch'io non rimasi in cielo. 87 xxvi rEFIRO torna, e '1 bel tempo rimena, ' E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, E garrir Progne e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia. Ridono i prati, e '1...
Stranica 32 - Quel rosignuol, che sì soave piagne forse suoi figli, o sua cara consorte, di dolcezza empie il cielo e le campagne con tante note sì pietose e scorte, e tutta notte par che m'accompagne, e mi rammente la mia dura sorte: ch'altri che me non ho di ch' i' mi lagne, ché 'n dee non credev'io regnasse Morte. O che lieve é inganar chi s'assecura! Que' duo bei lumi assai più che '1 sol chiari chi pensò mai veder far terra oscura?
Stranica 162 - Ma chi non ve la pone ? ) e s' ei si trova Alla fine ingannato, è bea ragione. O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti tornate alla gran madre antica; E '1 nome vostro appena si ritrova.
Stranica 23 - 1 terzo cerchio serra La rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse : In questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra. I* son colei che ti die' tanta guerra E compie
Stranica 166 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Stranica 108 - I* mi ritrovo, sol, senza governo, Ed ho già da vicin l'ultime strida. Ma pur in te l'anima mia si fida; Peccatrice, i' noi nego, Vergine ; ma ti prego Che '1 tuo nemico del mio mal non rida : Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro. Vergine, quante lagrime ho già sparte, Quante lusinghe e quanti preghi indarno. i Pur per mia pena e per mio grave danno ! Da poi ch'i...
Stranica 150 - Armate eran con lei tutte le sue - .; Chiare virtuti ; o gloriosa schiera ! E teneansi per mano a due a due . Onestate e vergogna alla front...
Stranica xvii - L'invisibil sua forma è in paradiso Disciolta di quel velo Che qui fece ombra al fior degli anni suoi , Per rivestirsen poi Un...
Stranica xxvii - La vita fugge e non s' arresta un' ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora; E '1 rimembrar e 1' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n veritate, Se non eh' i' ho di me stesso pietate, I' sarei già di questi pensier fora.