La divina commedia

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F. Le Monnier, 1849 - Broj stranica: 793
 

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Stranica 724 - Se mai continga che il poema sacro, Al quale ha posto mano e cielo e térra, Si che m' ha falto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov* io dormii
Stranica x - che io chiusi gli occhi e cominciai a travagliare come frenética persona, e ad immaginare in questo modo : Che nel cominciamento dello errare che fece la mia fantasia apparvero a me certi visi di donne scapigliate che mi diceano : Tu pur morrai. E poi, dopo queste donne, m
Stranica 10 - non hanno speranza di morte, E la lor cieca vita è tanto bassa, Che invidiosi son d'ogni altra sorte. Fama di lor il mondo esser non lassa; Misericordia e Giustizia gli sdegna: 50 Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
Stranica 445 - Non son rimase acerbe né mature 55 Le membra mie di là, ma son qui meco Col sangue suo e con le sue giunture. Quinci su vo per non esser più cieco: Donna è di sopra che n'acquista grazia, Perché '1
Stranica 303 - 125 Si che ne sa chi non vi fu ancora. Ed io vi giuro, s'io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio délia borsa e délia spada. Uso e natura si la privilegia,
Stranica 198 - vide Polisena moría, E del suo Polidoro in su la riva Del mar si fu la dolorosa accorta, Forsennata lalro si come cañe; 20 Tanto il dolor le fe la mente torta. Ma ne di Tebe furie ne Troiane Si vider mai in alcun tanto crude,
Stranica 150 - Che come noi venimmo al guasto ponte, Lo Duca a me si volse con quel piglio 20 Dolce, ch' io vidi in prima a pié del monte. Le braccia aperse, dopo alcun consiglio Elello seco riguardando prima Ben la ruina, e diedemi di piglio.
Stranica 753 - tonde, 75 Tu vederai mirabil convenenza, Di maggio a più, e di minore a meno, In ciascun cielo, a sua Intelligenza. Come rimane splendido e sereno L'emisperio dell'aere, quando soffia 80 Borea da quella guancia, ond'è più leño, Perché si purga e risolve la roffia Che pria
Stranica 323 - 20 Ma libera da lui, che si la sprona. Quest'ultima preghiera, Signor caro, Già non si fa per noi, che non bisogna, Ma per color che dietro a noi restaro. Cosi a se e noi buona ramogna 25
Stranica 4 - era tra color che son sospesi, E donna mi chiamó beata e bella, Tal che di comandare io la richiesi. Lucevan gli occhi. suoi più che la Stella: 55 E cominciommi a dir soave e piaña, Con angélica voce, in sua favella: O anima

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