La divina commedia di Dante Alighieri, Opseg 3Seguin, 1816 |
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Stranica 7
... cagione di farmi fare novità nella perfona , e così feciono ; e benchè chi configliò questo fuffino parenti , e amici , e a buon fine , non fu buono configlio ; perchè fe fi fuffino fatti innanzi , ero libero , e chi era stato cagione ...
... cagione di farmi fare novità nella perfona , e così feciono ; e benchè chi configliò questo fuffino parenti , e amici , e a buon fine , non fu buono configlio ; perchè fe fi fuffino fatti innanzi , ero libero , e chi era stato cagione ...
Stranica 27
... cagione della morte precoce di quei Plantageneti , Enrico ed Eduardo , non fu essa col- pevole quanto il braccio che ne divenne esecutore ? - Anna . Tu ne fosti la cagione , tu l'effetto maledetto . Gloster . La vostra bellezza fu la ...
... cagione della morte precoce di quei Plantageneti , Enrico ed Eduardo , non fu essa col- pevole quanto il braccio che ne divenne esecutore ? - Anna . Tu ne fosti la cagione , tu l'effetto maledetto . Gloster . La vostra bellezza fu la ...
Stranica 11
... cagione alcuna ; sino à che tra di loro medesimi rompendosi , cercarono di sopraffarsi gli vni gli altri ... cagione la loro tenue facultà , per non dir pouertà ; per la quale si può dire ancora , che si sieno conseruati di più vigor che ...
... cagione alcuna ; sino à che tra di loro medesimi rompendosi , cercarono di sopraffarsi gli vni gli altri ... cagione la loro tenue facultà , per non dir pouertà ; per la quale si può dire ancora , che si sieno conseruati di più vigor che ...
Stranica 28
... cagione assai sia manifesto , non ha mestiere di di- visione . Vero è che tra le parole dove si manifesta la cagione di questo sonetto , si scrivono dubbiose parole , cioè quando dico che Amore uccide tutti li miei spiriti , e li visivi ...
... cagione assai sia manifesto , non ha mestiere di di- visione . Vero è che tra le parole dove si manifesta la cagione di questo sonetto , si scrivono dubbiose parole , cioè quando dico che Amore uccide tutti li miei spiriti , e li visivi ...
Stranica 41
... cagione, rispose che il romore era tra Licisca e Tindaro ma la cagione egli non sapea, sì come colui che pure allora giugnea per fargli star cheti, quando per parte di lei era stato chiamato. Al quale la reina comandò che incontanente ...
... cagione, rispose che il romore era tra Licisca e Tindaro ma la cagione egli non sapea, sì come colui che pure allora giugnea per fargli star cheti, quando per parte di lei era stato chiamato. Al quale la reina comandò che incontanente ...
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Popularni odlomci
Stranica 186 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Stranica 280 - Lume è lassù, che visibile face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace; E si distende in circular figura In tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Stranica 279 - Poi, come gente stata sotto larve, Che pare altro che prima, se si sveste La sembianza non sua in che disparve ; Così mi si cambiaro in maggior feste Li fiori e le faville, sì ch' io vidi Ambo le corti del ciel manifeste. O isplendor di Dio, per cu' io vidi L' alto trionfo del regno verace, Dammi virtù a dir com
Stranica 255 - Tale, balbuziendo ancor, digiuna. Che poi divora, con la lingua sciolta, Qualunque cibo per qualunque luna, E tal, balbuziendo, ama ed ascolta La madre sua, che, con loquela intera, Disia poi di vederla sepolta. Così si fa la pelle bianca, nera, Nel primo aspetto, della bella figlia Di Quei ch
Stranica 114 - Ma regalmente sua dura intenzione Ad Innocenzio aperse, e da lui ebbe Primo sigillo a sua religione. Poi che la gente poverella crebbe Dietro a costui, la cui mirabil vita Meglio in gloria del ciel si canterebbe, Di seconda corona redimita Fu per Onorio dall' eterno spiro La santa voglia d...
Stranica 301 - La tua benignità non pur soccorre A chi dimanda , ma molte fiate Liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate , In te magnificenza, in te s' aduna Quantunque in creatura è di bontatc.
Stranica 304 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria.
Stranica 213 - Col viso ritornai per tutte quante le sette spere, e vidi questo globo tal, ch'io sorrisi del suo vii sembiante; e quel consiglio per migliore approbo che l'ha per meno; e chi ad altro pensa chiamar si puote veramente probo. Vidi la figlia di Latona incensa sanza quell'ombra che mi fu cagione per che già la credetti rara e densa. L'aspetto del tuo nato, Iperione, quivi sostenni, e vidi com si move circa e vicino a lui, Maia e Dione.
Stranica 50 - Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch...
Stranica 90 - In quella parte della terra prava Italica , che siede intra Rialto E le fontane di Brenta e di Piava, Si leva un colle, e non surge molt' alto, Là onde scese già una facella, Che fece alla contrada grande assalto.