La divina commedia di Dante Alighieri, Opseg 3Seguin, 1816 |
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Stranica 25
... ch ' è quella parte della bales- tra dove si appicca la corda , quando si carica . 30 La prima stella ; l'astro più alla terra vicino , che è la Luna . 34 L'eterna margherita , ec . la Luna simile a una grandissima perla ricevè noi ...
... ch ' è quella parte della bales- tra dove si appicca la corda , quando si carica . 30 La prima stella ; l'astro più alla terra vicino , che è la Luna . 34 L'eterna margherita , ec . la Luna simile a una grandissima perla ricevè noi ...
Stranica 28
... ch'è raro , e poi il magro ch'è denso . 78 Nel suo volume ; nel suo corpo . Cange- rebbe carte ; cangerebbe aspetto e dice carte per aver detto volume , il qual è libro ; e i libri al tempo del Poeta erano di carte pecore , le quali ...
... ch'è raro , e poi il magro ch'è denso . 78 Nel suo volume ; nel suo corpo . Cange- rebbe carte ; cangerebbe aspetto e dice carte per aver detto volume , il qual è libro ; e i libri al tempo del Poeta erano di carte pecore , le quali ...
Stranica 37
... ch'è il primo amore ; o nella Luna , prima pianeta a noi . 76 Che vedrai , ec . la qual discordanza o con- trarietà di desiri al voler di Dio tu vedrai non poter aver luogo in Cielo . 77 Necesse ; per necessario . 78 La natura e l ...
... ch'è il primo amore ; o nella Luna , prima pianeta a noi . 76 Che vedrai , ec . la qual discordanza o con- trarietà di desiri al voler di Dio tu vedrai non poter aver luogo in Cielo . 77 Necesse ; per necessario . 78 La natura e l ...
Stranica 46
... ch ' è sempre al primo vero appresso : 96 E poi potesti da Piccarda udire , Che l ' affezión del vel Gostanza tenne Si ch ' ella par quì meco contraddire . Molte fiäte già , frate , adivenne Che per fuggir periglio , contra grato Si fe ...
... ch ' è sempre al primo vero appresso : 96 E poi potesti da Piccarda udire , Che l ' affezión del vel Gostanza tenne Si ch ' ella par quì meco contraddire . Molte fiäte già , frate , adivenne Che per fuggir periglio , contra grato Si fe ...
Stranica 47
... ch'è Dio . 117 Tal pose in pace , ec . così acquietò l ' uno e l'altro desiderio intorno allo sciogli- mento di quei due dubbj . 118 Amanza ; per donna amata . 125 Se non l'illustra Iddio , fuor del quale nessuno vero si trova . Di fuor ...
... ch'è Dio . 117 Tal pose in pace , ec . così acquietò l ' uno e l'altro desiderio intorno allo sciogli- mento di quei due dubbj . 118 Amanza ; per donna amata . 125 Se non l'illustra Iddio , fuor del quale nessuno vero si trova . Di fuor ...
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Popularni odlomci
Stranica 186 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Stranica 280 - Lume è lassù, che visibile face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace; E si distende in circular figura In tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Stranica 279 - Poi, come gente stata sotto larve, Che pare altro che prima, se si sveste La sembianza non sua in che disparve ; Così mi si cambiaro in maggior feste Li fiori e le faville, sì ch' io vidi Ambo le corti del ciel manifeste. O isplendor di Dio, per cu' io vidi L' alto trionfo del regno verace, Dammi virtù a dir com
Stranica 255 - Tale, balbuziendo ancor, digiuna. Che poi divora, con la lingua sciolta, Qualunque cibo per qualunque luna, E tal, balbuziendo, ama ed ascolta La madre sua, che, con loquela intera, Disia poi di vederla sepolta. Così si fa la pelle bianca, nera, Nel primo aspetto, della bella figlia Di Quei ch
Stranica 114 - Ma regalmente sua dura intenzione Ad Innocenzio aperse, e da lui ebbe Primo sigillo a sua religione. Poi che la gente poverella crebbe Dietro a costui, la cui mirabil vita Meglio in gloria del ciel si canterebbe, Di seconda corona redimita Fu per Onorio dall' eterno spiro La santa voglia d...
Stranica 301 - La tua benignità non pur soccorre A chi dimanda , ma molte fiate Liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate , In te magnificenza, in te s' aduna Quantunque in creatura è di bontatc.
Stranica 304 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria.
Stranica 213 - Col viso ritornai per tutte quante le sette spere, e vidi questo globo tal, ch'io sorrisi del suo vii sembiante; e quel consiglio per migliore approbo che l'ha per meno; e chi ad altro pensa chiamar si puote veramente probo. Vidi la figlia di Latona incensa sanza quell'ombra che mi fu cagione per che già la credetti rara e densa. L'aspetto del tuo nato, Iperione, quivi sostenni, e vidi com si move circa e vicino a lui, Maia e Dione.
Stranica 50 - Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch...
Stranica 90 - In quella parte della terra prava Italica , che siede intra Rialto E le fontane di Brenta e di Piava, Si leva un colle, e non surge molt' alto, Là onde scese già una facella, Che fece alla contrada grande assalto.