La divina commedia di Dante Alighieri, Opseg 3Seguin, 1816 |
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Stranica 18
... giro de ' cieli , che tu , o Spirito sommamente desiderabile fai sempre durare in volta e rendi sempiterno . 77 Mi fece attento a quella rivoluzione de ' 9 Párvemi tanto allór del cielo acceso Dalla fiamma del Sol 18 PARADISO .
... giro de ' cieli , che tu , o Spirito sommamente desiderabile fai sempre durare in volta e rendi sempiterno . 77 Mi fece attento a quella rivoluzione de ' 9 Párvemi tanto allór del cielo acceso Dalla fiamma del Sol 18 PARADISO .
Stranica 43
... giro , E differentemente han dolce vita Per sentír più ë men l ' eterno spiro : Qui si mostraro , non perchè sortita Sia questa spera lor , ma per far segno Della celestïál ch ' ha men salita . Cosi parlár conviensi al vostro ingegno ...
... giro , E differentemente han dolce vita Per sentír più ë men l ' eterno spiro : Qui si mostraro , non perchè sortita Sia questa spera lor , ma per far segno Della celestïál ch ' ha men salita . Cosi parlár conviensi al vostro ingegno ...
Stranica 78
... giro più ë men correnti , Al modo , credo , di lor viste eterne . Di fredda nube non discéser venti O visibili o no tanto festini , Che non parésser impediti e lenti A chi avesse quei lumi divini Veduto a noi venír , lasciando il giro ...
... giro più ë men correnti , Al modo , credo , di lor viste eterne . Di fredda nube non discéser venti O visibili o no tanto festini , Che non parésser impediti e lenti A chi avesse quei lumi divini Veduto a noi venír , lasciando il giro ...
Stranica 79
... giro , e d ' un girare , e d ' una sete , A ' quali tu nel mondo già dicesti : Voi , che intendendo il terzo ciel movete : E sem si pien ' d ' amór , che per piacerti Non fia men dolce un poco di quiëte . 30 36 Poscia che gli occhi miei ...
... giro , e d ' un girare , e d ' una sete , A ' quali tu nel mondo già dicesti : Voi , che intendendo il terzo ciel movete : E sem si pien ' d ' amór , che per piacerti Non fia men dolce un poco di quiëte . 30 36 Poscia che gli occhi miei ...
Stranica 117
... giro tutta non si volse , Prima ch ' un ' altra d ' un cerchio la chiuse , E moto a moto , e canto a canto colse : Canto che tanto vince nostre Muse , Nostre Sirene , in quelle dolci tube , Quanto primo splendór quel che rifuse . Come ...
... giro tutta non si volse , Prima ch ' un ' altra d ' un cerchio la chiuse , E moto a moto , e canto a canto colse : Canto che tanto vince nostre Muse , Nostre Sirene , in quelle dolci tube , Quanto primo splendór quel che rifuse . Come ...
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Popularni odlomci
Stranica 186 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Stranica 280 - Lume è lassù, che visibile face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace; E si distende in circular figura In tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Stranica 279 - Poi, come gente stata sotto larve, Che pare altro che prima, se si sveste La sembianza non sua in che disparve ; Così mi si cambiaro in maggior feste Li fiori e le faville, sì ch' io vidi Ambo le corti del ciel manifeste. O isplendor di Dio, per cu' io vidi L' alto trionfo del regno verace, Dammi virtù a dir com
Stranica 255 - Tale, balbuziendo ancor, digiuna. Che poi divora, con la lingua sciolta, Qualunque cibo per qualunque luna, E tal, balbuziendo, ama ed ascolta La madre sua, che, con loquela intera, Disia poi di vederla sepolta. Così si fa la pelle bianca, nera, Nel primo aspetto, della bella figlia Di Quei ch
Stranica 114 - Ma regalmente sua dura intenzione Ad Innocenzio aperse, e da lui ebbe Primo sigillo a sua religione. Poi che la gente poverella crebbe Dietro a costui, la cui mirabil vita Meglio in gloria del ciel si canterebbe, Di seconda corona redimita Fu per Onorio dall' eterno spiro La santa voglia d...
Stranica 301 - La tua benignità non pur soccorre A chi dimanda , ma molte fiate Liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate , In te magnificenza, in te s' aduna Quantunque in creatura è di bontatc.
Stranica 304 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria.
Stranica 213 - Col viso ritornai per tutte quante le sette spere, e vidi questo globo tal, ch'io sorrisi del suo vii sembiante; e quel consiglio per migliore approbo che l'ha per meno; e chi ad altro pensa chiamar si puote veramente probo. Vidi la figlia di Latona incensa sanza quell'ombra che mi fu cagione per che già la credetti rara e densa. L'aspetto del tuo nato, Iperione, quivi sostenni, e vidi com si move circa e vicino a lui, Maia e Dione.
Stranica 50 - Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch...
Stranica 90 - In quella parte della terra prava Italica , che siede intra Rialto E le fontane di Brenta e di Piava, Si leva un colle, e non surge molt' alto, Là onde scese già una facella, Che fece alla contrada grande assalto.