Aminta: favola boscarecciaG.B. Paravia e c., 1926 - Broj stranica: 138 |
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ACHILLE TAZIO albergo allora amante Aminta Amori di Clitofonte Arcadia ARIOSTO Ars amandi atto avea baci bella BEMBO Bendidio boschi Canace canto canz Carducci ch'a ch'altri ch'è ch'ei ch'ella ch'io Chè ciel Clitofonte commedia corte estense crine crudele Dafne DANTE dardo dèi dell'Aminta dice dolce dolore donna duca ecloghe ediz Elpino Ergasto Eroid fanciullo favola pastorale fere Ferrara foco fonte fugge GALEAZZO DI TARSIA Gerusal Giraldi Guarini ignuda intermedi l'Aminta Leucippe lieto LUCREZIO lupo madrigale medesimo Menagio Metam mihi Mopso morire morte Nerina ninfe occhi Odoardo Farnese Oimè omai ORAZIO OVIDIO parla pastori PETRARCA petto piaga pianto pietate Pigna poeti prologo PROPERZIO quod ragione Rime Rinaldo saette SANAZZARO satiro scena sdegno selve Silvia soave sonetto sospiri SPERONI spirto strali Tasso TEOCRITO TIBULLO Tirsi TORQUATO TASSO Trionfo d'Amore versi vidi VIRGILIO
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Stranica 65 - ... un cor tante in sé vertuti accolse? benché la somma è di mia morte rea. Per divina bellezza indarno mira, chi gli occhi de costei già mai non vide, come soavemente ella gli gira; non sa come Amor sana e come ancide chi non sa come dolce ella sospira e come dolce parla e dolce ride.
Stranica 49 - 1 Signore, anzi '1 nimico mio; a ciascun remo un penser pronto e rio che la tempesta e '1 fin par ch'abbi a scherno; la vela rompe un vento umido, eterno di sospir, di speranze e di desio; pioggia di lagrimar, nebbia di sdegni bagna e rallenta le già stanche sarte, che son d'error con ignoranza attorto. Celansi i duo mei dolci usati segni; morta fra l'onde è la ragion e l'arte: tal ch'i "ncomincio a desperar del porto.
Stranica 37 - La cagion de' sospiri. Così fui prima amante ch'intendessi Che cosa fosse amore. Ben me n'accorsi al fine; ed in qual modo, Ora m'ascolta, e nota.
Stranica 21 - Poco mancò ch'io non rimasi in cielo. 87 xxvi rEFIRO torna, e '1 bel tempo rimena, ' E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, E garrir Progne e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia. Ridono i prati, e '1...
Stranica 33 - Sì ch'io mi credo omai che monti e piagge E fiumi e selve sappian di che tempre Sia la mia vita, ch'è celata altrui.
Stranica 123 - Silvia. Sin qui vissi a me stessa, A la mia feritate: or quel ch'avanza, Viver voglio ad Aminta; E, se non posso a lui, Viverò a '1 freddo suo 180 Cadavero infelice.
Stranica 67 - In somma, tu sei goffo insieme e tristo. Ora, per dirti il ver, non mi risolvo se Silvia è semplicetta, come pare a le parole, a gli atti.
Stranica 54 - Nel giallo della rosa sempiterna, Che si dilata, rigrada e redole Odor di lode al sol che sempre verna, Qual...
Stranica 74 - Gli animi move a lieti e dolci amori, Molte donne tentai, di molte i cori Molli trovai, rado alma a me fu dura. Pur non fermai giammai la stabil cura In saldo oggetto, ed incostanti amori Furo i miei sempre e non cocenti ardori, Fin eh' io vidi la vostra alma figura. Ma non ai tosto un vostro dolce sguardo S'offerse a gli occhi ed infiammommi il petto, Che inestinguibil fiamma in me s
Stranica 8 - Ella mi segue, Dar promettendo a chi m'insegna a lei, O dolci baci, o cosa altra più cara; Quasi io di dare in cambio non sia buono A chi mi tace o mi nasconde a lei, O dolci baci, o cosa altra più cara.