Sulla irta e sullo opere di Girolamo Casiotip. S.Montaina e figli, 1902 - Broj stranica: 96 |
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Stranica 8
... che i principi italiani largirono alle lettere . Fra i sovrani italiani , che , per aver favorito grandemente gli studî , furono levati al cielo , niuno può stare al paragone di Leo- ne X , il quale diede il nome alle lettere - -- 8.
... che i principi italiani largirono alle lettere . Fra i sovrani italiani , che , per aver favorito grandemente gli studî , furono levati al cielo , niuno può stare al paragone di Leo- ne X , il quale diede il nome alle lettere - -- 8.
Stranica 70
... cielo et gli maligni influssi disponeno anchora nel resto di adimpire tal Profetia , et etiandio di quanto è adempito fino ad hora presente . La quale co- mincia l'anno 1500 , et dura insino al 1529. Donde che essendomi gli preghi soi ...
... cielo et gli maligni influssi disponeno anchora nel resto di adimpire tal Profetia , et etiandio di quanto è adempito fino ad hora presente . La quale co- mincia l'anno 1500 , et dura insino al 1529. Donde che essendomi gli preghi soi ...
Stranica 72
... cielo , et di morte , che quegli di Amore . Dil che preso il parlar di S. Santità per con- siglio el comandamento , diedi principio con la invocatione della alma trinitade ad compore gli Fasli , restrengendo ogni Vita di Santo et San ...
... cielo , et di morte , che quegli di Amore . Dil che preso il parlar di S. Santità per con- siglio el comandamento , diedi principio con la invocatione della alma trinitade ad compore gli Fasli , restrengendo ogni Vita di Santo et San ...
Stranica 73
... cielo . Contiene : « Sermoni dui predicati in un sol giorno per il Reverendo padre frate Alessio da Fivigiano Divino concinatore et a questa vostra Elade altro S. Paulo , lo anno dello advento MDXXVI . Predicò il primo inanti il Vespro ...
... cielo . Contiene : « Sermoni dui predicati in un sol giorno per il Reverendo padre frate Alessio da Fivigiano Divino concinatore et a questa vostra Elade altro S. Paulo , lo anno dello advento MDXXVI . Predicò il primo inanti il Vespro ...
Stranica 74
... Cielo , alla quale rispose , Illustrissima Signora sì , ma bisognerebbe mular Cavaili , lo Auriga che gli governa , et cosi fare una nuova Carretta secondo lo ordine e disegno che gli saprei dare , alla quale son certissimo che lo ...
... Cielo , alla quale rispose , Illustrissima Signora sì , ma bisognerebbe mular Cavaili , lo Auriga che gli governa , et cosi fare una nuova Carretta secondo lo ordine e disegno che gli saprei dare , alla quale son certissimo che lo ...
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abbiamo affermare alcuna amorosi del Casio anno Antonio ARTURO GRAF Beltraffio Bentivogli Bologna Bonon Bononiae Breve di Leone Camilla Gonzaga Capitolo CASIUS cavaliere Cavaliero ch'è chiesa città di Bologna Clemente VII Clementina codesti cognome composizioni consorte Cronica dedicata dell'Aretino Dialogo dice documento donna Egloga Epitaphii essendo famiglia Casio figliuolo Giacomo FILIPPO BALDINUCCI Francesco Alfani Francesco Berni Francesco Franza FRANCESCO PETRARCA GAETANO GIORDANI GIORDANI GIOVANNI FANTUZZI GIROLAMO CASIO Rime Giuliano Giuliano di Piero havendo Hercole Gonzaga Hieronymo Casio Hieronymum hora Illustrissimo l'altro l'anno l'Aretino Leone X lettera lettere licenza dei Superiori Madonna Magnifico Mantova Mazzuchelli MDXXV Medema medesimo Medici Medicis messer Molza morte Negri nome Notizie degli scrittori opera padre Pandulphis PAOLO MASINI papa parlando Pietro Aretino pittura poesia poeta pontificato possiamo quadro quod riferiremo Santità sappiamo scritto scrittori bolognesi Seccadenari sembra siffatto Signore sonetto Supplemento Terra Santa tetrastico trova Turchi vedere versi Zeno
Popularni odlomci
Stranica 53 - Con lei foss'io da che si parte il sole e non ci vedess'altri che le stelle, sol una notte, e mai non fosse l'alba...
Stranica 54 - Dico, qual vuol gentil donna parere vada con lei, che quando va per via, gitta nei cor villani Amore un gelo, per che onne lor pensero agghiaccia e pere ; e qual soffrisse di starla a vedere diverria nobil cosa, o si morria. E quando trova alcun che degno sia di veder lei, quei prova sua vertute, chè li avvien, ciò che li dona, in salute (5), e sì l'umilia, ch'ogni offesa oblia.
Stranica 53 - Vedess' io in lei pietà: ch'in un sol giorno Può ristorar molt'anni, e 'nnanzi l'alba Puommi arricchir dal tramontar del Sole. Con lei foss' io da che si parte il Sole, E non ci vedess...
Stranica 55 - Quando fra l'altre donne ad ora ad ora Amor vien nel bel viso di costei, quanto ciascuna è men bella di lei tanto cresce '1 desio che m'innamora. I...
Stranica 95 - Pietro Aretino Tu ne dirai e farai tante e tante, lingua fracida, marcia, senza sale, che al fin si troverà pur un pugnale meglior di quel d'Achille e più calzante. 4 II papa è papa, e tu sei un furfante, nodrito del pan d'altri e del dir male; hai un pie in bordello e l'altro in ospitale, storpiataccio, ignorante e arrogante.
Stranica 53 - Petrarca, restituite nell' ordine e nella lezione del testo originario sugli autografi col sussidio di altri codici e di stampe e corredate di varianti e note da Giovanni MESTICA.
Stranica 55 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Stranica 25 - E beato colui che è pazzo, e ne la pazzia sua compiace ad altri ea se stesso ! Certamente Leone ebbe una natura da estremo a estremo, e non saria opra da ognuno il giudicare chi più gli dilettasse, o la vertù dei dotti o le ciance dei buffoni; e di ciò fa fede il suo aver dato a l'una ea l'altra spezie, esaltando tanto questi quanto quegli. E, quando a me si dicesse: — Che vorresti tu essere stato servendogli — come sapete che gli servii: — Virgilio o l'archipoeta? — risponderei...
Stranica 25 - L'archi, messere; perché egli acquistava più, seco beendo in Castello, di luglio il vino temperato con l'acqua calda, che non arebbe guadagnato ser Marone se in laude sua avesse fatto duemillia Eneide e un millione di Georgiche. E non è dubbio che i gran maestri amano più i forti bevitori che i buoni versificatori.
Stranica 80 - ... vezzo, le più saporite e semplici e disinvolte in quel tempo de' segretarii, che se ne scrissero tante e così sudate! E non bastava che dovesse scriver lettere per forza, che volevano da lui anche i capitoli ei sonetti con la coda. — Fateci un capitolo sulla primiera! Compare, scrive il poveruomo, io non ho potuto tanto schermirmi, che pure mi è bisognato dar fuori questo benedetto capitolo e commento della primiera, e siate certo che l'ho fatto, non perché mi consumassi d'andare in...