Sulla irta e sullo opere di Girolamo Casiotip. S.Montaina e figli, 1902 - Broj stranica: 96 |
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Stranica 14
... Cronaca mss . della città di Bologna — To- mo III ( dal 1510 al 1621 ) -Anno 1513 ( Senza indicazione di pagina ) posse- duto dalla Biblioteca Universitaria di Bologna . degli altri , e nessun dubbio ormai più ci rimane - 14.
... Cronaca mss . della città di Bologna — To- mo III ( dal 1510 al 1621 ) -Anno 1513 ( Senza indicazione di pagina ) posse- duto dalla Biblioteca Universitaria di Bologna . degli altri , e nessun dubbio ormai più ci rimane - 14.
Stranica 15
Giulia Geremia. degli altri , e nessun dubbio ormai più ci rimane intorno alla di lui origine , effettivamente povera e bassa . Quale fu l'anno della nascita del Casio ? Il Quadrio medesimo riferisce come anno di tale nascita il 1465 , e ...
Giulia Geremia. degli altri , e nessun dubbio ormai più ci rimane intorno alla di lui origine , effettivamente povera e bassa . Quale fu l'anno della nascita del Casio ? Il Quadrio medesimo riferisce come anno di tale nascita il 1465 , e ...
Stranica 16
... vorrebbe essere timida e pudica . Non abbiamo alcun indizio sicuro , pel quale si possa con pre- cisione stabilire l'anno della partenza da Casio e dell ' andata a Bologna , ma ciò , senza dubbio , dovette avvenire - ― 16.
... vorrebbe essere timida e pudica . Non abbiamo alcun indizio sicuro , pel quale si possa con pre- cisione stabilire l'anno della partenza da Casio e dell ' andata a Bologna , ma ciò , senza dubbio , dovette avvenire - ― 16.
Stranica 17
Giulia Geremia. Bologna , ma ciò , senza dubbio , dovette avvenire molto per tempo , nè egli dovette mai più pensare di ritornare al modesto castello . Giunto a Bologna , si diede subito ad esercitare la professione di gioielliere e ...
Giulia Geremia. Bologna , ma ciò , senza dubbio , dovette avvenire molto per tempo , nè egli dovette mai più pensare di ritornare al modesto castello . Giunto a Bologna , si diede subito ad esercitare la professione di gioielliere e ...
Stranica 18
... dubbio col dire unicum natum , intende unico dei maschi . Veniamo intanto ai versi , nei quali il poeta fa allusione al nome della consorte . Stanza alla Consorte . D Io mi parto Camilla , e la partita « Per il sepolcro è lieta e per te ...
... dubbio col dire unicum natum , intende unico dei maschi . Veniamo intanto ai versi , nei quali il poeta fa allusione al nome della consorte . Stanza alla Consorte . D Io mi parto Camilla , e la partita « Per il sepolcro è lieta e per te ...
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abbiamo affermare alcuna amorosi del Casio anno Antonio ARTURO GRAF Beltraffio Bentivogli Bologna Bonon Bononiae Breve di Leone Camilla Gonzaga Capitolo CASIUS cavaliere Cavaliero ch'è chiesa città di Bologna Clemente VII Clementina codesti cognome composizioni consorte Cronica dedicata dell'Aretino Dialogo dice documento donna Egloga Epitaphii essendo famiglia Casio figliuolo Giacomo FILIPPO BALDINUCCI Francesco Alfani Francesco Berni Francesco Franza FRANCESCO PETRARCA GAETANO GIORDANI GIORDANI GIOVANNI FANTUZZI GIROLAMO CASIO Rime Giuliano Giuliano di Piero havendo Hercole Gonzaga Hieronymo Casio Hieronymum hora Illustrissimo l'altro l'anno l'Aretino Leone X lettera lettere licenza dei Superiori Madonna Magnifico Mantova Mazzuchelli MDXXV Medema medesimo Medici Medicis messer Molza morte Negri nome Notizie degli scrittori opera padre Pandulphis PAOLO MASINI papa parlando Pietro Aretino pittura poesia poeta pontificato possiamo quadro quod riferiremo Santità sappiamo scritto scrittori bolognesi Seccadenari sembra siffatto Signore sonetto Supplemento Terra Santa tetrastico trova Turchi vedere versi Zeno
Popularni odlomci
Stranica 53 - Con lei foss'io da che si parte il sole e non ci vedess'altri che le stelle, sol una notte, e mai non fosse l'alba...
Stranica 54 - Dico, qual vuol gentil donna parere vada con lei, che quando va per via, gitta nei cor villani Amore un gelo, per che onne lor pensero agghiaccia e pere ; e qual soffrisse di starla a vedere diverria nobil cosa, o si morria. E quando trova alcun che degno sia di veder lei, quei prova sua vertute, chè li avvien, ciò che li dona, in salute (5), e sì l'umilia, ch'ogni offesa oblia.
Stranica 53 - Vedess' io in lei pietà: ch'in un sol giorno Può ristorar molt'anni, e 'nnanzi l'alba Puommi arricchir dal tramontar del Sole. Con lei foss' io da che si parte il Sole, E non ci vedess...
Stranica 55 - Quando fra l'altre donne ad ora ad ora Amor vien nel bel viso di costei, quanto ciascuna è men bella di lei tanto cresce '1 desio che m'innamora. I...
Stranica 95 - Pietro Aretino Tu ne dirai e farai tante e tante, lingua fracida, marcia, senza sale, che al fin si troverà pur un pugnale meglior di quel d'Achille e più calzante. 4 II papa è papa, e tu sei un furfante, nodrito del pan d'altri e del dir male; hai un pie in bordello e l'altro in ospitale, storpiataccio, ignorante e arrogante.
Stranica 53 - Petrarca, restituite nell' ordine e nella lezione del testo originario sugli autografi col sussidio di altri codici e di stampe e corredate di varianti e note da Giovanni MESTICA.
Stranica 55 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Stranica 25 - E beato colui che è pazzo, e ne la pazzia sua compiace ad altri ea se stesso ! Certamente Leone ebbe una natura da estremo a estremo, e non saria opra da ognuno il giudicare chi più gli dilettasse, o la vertù dei dotti o le ciance dei buffoni; e di ciò fa fede il suo aver dato a l'una ea l'altra spezie, esaltando tanto questi quanto quegli. E, quando a me si dicesse: — Che vorresti tu essere stato servendogli — come sapete che gli servii: — Virgilio o l'archipoeta? — risponderei...
Stranica 25 - L'archi, messere; perché egli acquistava più, seco beendo in Castello, di luglio il vino temperato con l'acqua calda, che non arebbe guadagnato ser Marone se in laude sua avesse fatto duemillia Eneide e un millione di Georgiche. E non è dubbio che i gran maestri amano più i forti bevitori che i buoni versificatori.
Stranica 80 - ... vezzo, le più saporite e semplici e disinvolte in quel tempo de' segretarii, che se ne scrissero tante e così sudate! E non bastava che dovesse scriver lettere per forza, che volevano da lui anche i capitoli ei sonetti con la coda. — Fateci un capitolo sulla primiera! Compare, scrive il poveruomo, io non ho potuto tanto schermirmi, che pure mi è bisognato dar fuori questo benedetto capitolo e commento della primiera, e siate certo che l'ho fatto, non perché mi consumassi d'andare in...