SONETTO DEL BOCCACCIO
IN LODE DI DANTE.

Dante Aligieri son, Minerua oscura
D'intelligenza e d'arte; nel cui ingegno
L'eleganza materna aggiunse al segno,
Che si tien gran miracol di natura.
L'alta mia fantasia pronta e sicura

Passò il Tartareo, e poi 'l celeste regno;
E'l nobil mio uolume feci degno
Di temporal e spirital lettura.
Fiorenza gloriosa hebbi per madre,
Anzi matrigna, a me pietoso figlio,
Colpa di lingue scelerate e ladre.
Rauenna fu mi' albergo nel mio esiglio;

Et ella ha il corpo, e l'alma il sommo padre,
Presso cu'inuidia non uince consiglio.

TO THE MEMORY

OF

DANTE

ON THE OCCASION OF

THE SIXTH CENTENARY OF

HIS BIRTH.