Saggio di una interpretazione filologica di parecchi passi oscuri e controversi della Divina commedia. Prima versione ital., con proemio, osservazioni ed aggiunte di O. Occioni, L'Inferno

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Stranica 74 - Questo si vuole, e questo già si cerca, E tosto verrà fatto a chi ciò pensa Là dove Cristo tutto dì si merca.
Stranica 6 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che l' uccide : Ed ha natura si malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Stranica 9 - Crediderim : ver illud erat ; ver magnus agebat Orbis, et hibernis parcebant flatibus Euri : Cum primae lucem pecudes hausere, virumque 340 Terrea progenies duris caput extulit arvis, Immissaeque ferae silvis, et sidera caelo.
Stranica 350 - La prima di color di cui novelle tu vuo' saper » mi disse quegli allotta, « fu imperadrice di molte favelle. A vizio di lussuria fu sì rotta, che libito fé licito in sua legge per torre il biasmo in che era condotta. Ell'è Semiramìs, di cui si legge che succedette a Nino e fu sua sposa : tenne la terra che '1 Soldan corregge.
Stranica 22 - Che, come fa, non vuol che a noi si sveli. Matto è chi spera che nostra ragione Possa trascorrer la infinita via, Che tiene una sustanzia in tre persone. State contenti, umana gente, al quia; Chè se potuto aveste veder tutto, Mestier non era partorir Maria ; E disiar vedeste senza frutto Tai, che sarebbe lor disio quetato, Ch' eternalmente è dato lor per lutto.
Stranica 289 - Che tu discerni, con, tanto diletto Che mai da circuir non si diparte. Principio del cader fu il maladetto Superbir di colui che tu vedesti Da tutti i pesi del mondo costretto.
Stranica 191 - Di sotto al capo mio son gli altri tratti, Che precedetter me simoneggiando Per la fessura della pietra piatti. Laggiù cascherò io altresì, quando Verrà colui ch' io credea che tu fossi, Allor ch'io feci 'l subito dimando. Ma più è 1 tempo già che i piè mi cossi E ch' io son stato cosi sottosopra , Ch' ei non starà piantato co' piè rossi : Che dopo lui verrà di più laid' opra Di ver ponente un pastor senza legge, Tal che convien che lui e me ricopra.
Stranica 248 - AL fine delle sue parole il ladro Le mani alzò con ambedue le fiche, Gridando : Togli, Iddio, chè a te le squadro. Da indi in qua mi fur le serpi amiche, Perch...
Stranica 342 - Tempo era dal principio del mattino ; E il Sol montava in su con quelle stelle Ch'eran con lui, quando l'amor Divino Mosse da prima quelle cose belle...
Stranica 199 - 1 padre suo di vita uscio , E venne serva la città di Baco, Questa gran tempo per lo mondo...

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