Rime di F. Petrarca, Opseg 3Presso l'editore, 1821 |
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Stranica 3
Francesco Petrarca. SONETTO I. ARGOMENTO . Quanti beni perduti ha ' l mondo nella morte di Laura ! ma più che agli altri tutti , a lụi tocca dolorando tragger guai . OIMÈ il bel viso ! Oimè il soave sguardo ! Oimè il leggiadro portamento ...
Francesco Petrarca. SONETTO I. ARGOMENTO . Quanti beni perduti ha ' l mondo nella morte di Laura ! ma più che agli altri tutti , a lụi tocca dolorando tragger guai . OIMÈ il bel viso ! Oimè il soave sguardo ! Oimè il leggiadro portamento ...
Stranica 5
... mondo ingrato , Gran cagion hai di dever pianger meco ; Che quel ben ch ' era in te , perdut ' hai seco . Caduta è la tua gloria , e tu nol vedi ; Nè degno eri , mentr'ella Visse quaggiù , d'aver sua conoscenza , Nè d'esser tocco da ...
... mondo ingrato , Gran cagion hai di dever pianger meco ; Che quel ben ch ' era in te , perdut ' hai seco . Caduta è la tua gloria , e tu nol vedi ; Nè degno eri , mentr'ella Visse quaggiù , d'aver sua conoscenza , Nè d'esser tocco da ...
Stranica 13
... mondo ti ritolse , Ne mostrò tanta e sì alta virtute Solo per infiammar nostro desio . Certo , omai non tem ' io , Amor , della tua man nove ferute . Indarno tendi l'arco , a voto scocchi ; Sua virtù cadde al chiuder de ' begli occhi ...
... mondo ti ritolse , Ne mostrò tanta e sì alta virtute Solo per infiammar nostro desio . Certo , omai non tem ' io , Amor , della tua man nove ferute . Indarno tendi l'arco , a voto scocchi ; Sua virtù cadde al chiuder de ' begli occhi ...
Stranica 23
... ami . Ma tu , ben nata , che dal ciel mi chiami , Per la memoria di tua morte acerba , Preghi ch ' i ' sprezzi ' l mondo e suoi dolci ami . SONETTO XIII . ARGOMENTO . Ove che sia , ove DEL PETRARCA . 23 SONETTO XII. ...
... ami . Ma tu , ben nata , che dal ciel mi chiami , Per la memoria di tua morte acerba , Preghi ch ' i ' sprezzi ' l mondo e suoi dolci ami . SONETTO XIII . ARGOMENTO . Ove che sia , ove DEL PETRARCA . 23 SONETTO XII. ...
Stranica 40
Francesco Petrarca. SONETTO XXIX . ARGOMENTO . Godeva il mondo in Laura d ' un maraviglioso spettacolo inaudito , cioè la vista d'onestà accompagnata con bellezza ; or più non è , e sparì in- sieme quanto d ' oltre al mortale in lei pose ...
Francesco Petrarca. SONETTO XXIX . ARGOMENTO . Godeva il mondo in Laura d ' un maraviglioso spettacolo inaudito , cioè la vista d'onestà accompagnata con bellezza ; or più non è , e sparì in- sieme quanto d ' oltre al mortale in lei pose ...
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Adunque affanni alma altra amaro Amore Angel novo anima arda ARGOMENTO Arno beato begli occhi bella bellezza canto canzone cara sposa Castelvetro ch'è Ch'i chiaro Cicerone cielo colei colla cuore d'amore d'ogni desio dice Dante diletto dimostrare divina dolce dolcezza dolore donna eterno fama fiori gentil gran immagini Inferno Inferno XXX ingegno intende l'altro l'anima lagrime Laura leggiadro lieto lume luogo maraviglia Mars Marsan Massinissa Menelao mente mille mondo morire mortale morte di Laura mostra nemici omai onesto onore Ovidio Paradiso parlar parole passo pensiero perciocchè Petrarca piangere pianto pietà pietosa Poeta pone poscia pregio Purgatorio quì ragione riguardo rime Seleuco sentimento soave solea SONETTO sospiri speranza spirto stra suppl Tassoni e Muratori terra Teseo tosto trionfo vede veder veggio verso vidi Virgilio virtù vista viva viver vizj vuol dire
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Stranica 54 - n belle donne oneste atti soavi Sono m» deserto, e fere aspre, e selvagge. SONETTO XLIII. \_7uel rosignuol, che sì soave piagne Forse suoi figli, o sua cara consorte, Di dolcezza empie il cielo, e le campagne Con tante note sì pietose, e scorte; E tutta notte par che m' accompagne, E mi rammente la mia dura sorte: Ch'altri che me non ho, di cui mi lagne: Che 'n Dee non credev
Stranica 184 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Stranica 130 - Vergine bella, che di sol vestita, coronata di stelle, al sommo Sole piacesti sì che 'n te sua luce ascose, amor mi spinge a dir di te parole; ma non so 'ncominciar senza tu' aita e di colui ch'amando in te si pose.
Stranica 536 - Che fama avrai tu più, se vecchia scindi Da te la carne, che se fossi morto Innanzi che lasciassi il pappo e il dindi, Pria che passin mill...
Stranica 15 - La vita fugge e non s' arresta un' ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora; E '1 rimembrar e 1' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n veritate, Se non eh' i' ho di me stesso pietate, I' sarei già di questi pensier fora.
Stranica 160 - E coprir suo dolor quand' altri '1 punge. E so come in un punto si dilegua E poi si sparge per le guance il sangue, Se paura o vergogna avvien che '1 segua. So come sta tra' fiori ascoso l'angue; Come sempre fra due si vegghia e dorme; Come senza languir si more e langue.
Stranica 124 - Tennemi Amor anni ventuno ardendo Lieto nel foco, e nel duol pien di speme; Poi che Madonna e '1 mio cor seco insieme Saliro al ciel , dieci altri anni piangendo.
Stranica 368 - Quand' io, che meco avea di quel d' Adamo, Vinto dal sonno, in su I' erba inchinai Là 've già tutti e cinque sedevamo. Nell' ora che comincia i tristi lai La rondinella , presso alla mattina , Forse a memoria de' suoi primi guai ; E che la mente nostra , pellegrina Più dalla carne e men da...
Stranica 132 - Tre dolci e cari nomi ha in te raccolti, Madre, figliuola e sposa; Vergine gloriosa, Donna del Re che nostri lacci ha sciolti, E fatto '1 mondo libero e felice; Nelle cui sante piaghe , Prego ch'appaghe il cor, vera beatrice.
Stranica 443 - Di qua, di là, di giù, di su gli mena; Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. 45 E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sé lunga riga; Così vid* io venir, traendo guai, Ombre portate dalla detta briga: Perch' io dissi : Maestro, chi son quelle 50 Genti, che l'aer nero si gastiga?