La Divina commedia, Opseg 5

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appr. A. Zatta, 1760
 

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Stranica 61 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m...
Stranica 215 - Onde vedemo li parvuli desiderare massimamente un pomo; e poi, più procedendo, desiderare uno augellino; e poi, più oltre, desiderare bel vestimento; e poi lo cavallo, e poi una donna; e poi ricchezza non grande, e poi grande, e poi più.
Stranica 216 - E sì come vedemo che quello che dirittissimo vae a la cittade, e compie lo desiderio e da posa dopo la fatica, e quello che va in contrario mai noi compie e mai posa dare non può, così...
Stranica 189 - Campidoglio di notte, e solamente la voce di un'oca fé ciò sentire? E non pose Iddio le mani quando per la guerra d'Annibale, avendo perduti tanti cittadini che tre moggia d'anella in Affrica erano portate, li Romani vollero abbandonare la terra, se quello benedetto Scipione giovane non avesse impresa l'andata in Affrica per la sua franchezza?
Stranica 186 - ... ella è monarchia, cioè tutta a uno principe suggella, come detto è di sopra; ordinato fu per lo divino provvedimento quello popolo e quella città che ciò dovea compiere, cioè la gloriosa Roma.
Stranica 187 - Per che assai è manifesta la divina elezione del romano Imperio per lo nascimento della santa Città, che fu contemporaneo alla radice della progenie di Maria. E incidentemente è da toccare che, poichè esso Cielo cominciò a girare, in migliore disposizione non fu, che allora quando di lassù discese Colui che l' ha fatto e che 'l governa; t siccome ancora per virtù di loro arti li Matematici possono ritrovare.
Stranica 193 - Guai a te, terra, lo cui re è fanciullo, e li cui principi la domane mangiano: — ea nulla terra si può dire...
Stranica 269 - Che, o Principe solo del mondo, annunzierai tu aver fatto? quando avrai piegato il collo della contumace Cremona, non si volgerà la subita rabbia o in Brescia, o in Pavia? Si farà certo : la quale altresì, quand...
Stranica 178 - E per fuggire oziosità, che massimamente di questa donna è nemica, e per distinguere questo errore che tanti amici le toglie, proposi di gridare alla gente che per mal cammino andavano, acciocché per diritto calle si dirizzassono; e...
Stranica 11 - Fuggì, se '1 perir t'è noia ». Lo viso mostra lo color del core, che, tramortendo, ovunque pò s'appoia; e per la ebrietà del gran tremore le pietre par che gridin: Moia, moia.

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