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Popularni odlomci
Stranica 232 - E se il mondo sapesse il cuor eh' egli ebbe Mendicando sua vita a frusto a frusto, Assai lo loda, e più lo loderebbe.
Stranica 226 - Spelonche, ove ho la mia secreta sede ; Ch'ivi udrete da me non lievi cose E ciò che a voi saper più si richiede.
Stranica 170 - 1 più bel né '1 più giocondo Da tutta l'aria ove le penne stese; Né se tutto cercato avesse il mondo, Vedria di questo il più gentil paese, Ove, dopo un girarsi di gran tondo, Con Ruggier seco il grande augel discese: Culte pianure e delicati colli, Chiare acque, ombrose ripe e prati molli.
Stranica 294 - n su l'alto e 'n sul beato monte Ove adorai baciando il santo sasso, E caddi 'n su quella pietra, ohimè lasso! Ove l'Onesta pose la sua fronte, E ch'ella chiuse d'ogni virtù '1 fonte, Quel giorno che di morte acerbo passo Fece la donna dello mio cor lasso, Già piena tutta d'adornezze conte. Quivi chiamai a questa guisa Amore: — Dolce mio Dio, fa che quinci mi traggia La morte a sé, che qui giace il mio core.
Stranica 139 - Chè dopo lui verrà, di più laid' opra, Di ver ponente un pastor senza legge, Tal che convien che lui e me ricopra. Nuovo lason sarà, di cui si legge Ne' Maccabei : e come a quel fu molle Suo re, cosi fia a lui chi Francia regge.
Stranica 176 - I magistrati intendevano più a guadagnare che a far giustizia, e colui che doveva esser condannato, era assoluto per moneta ; e così per lo contrario, se la parte era avversa. Messer Cino, come uno dei giudici delle cause civili, era l' unico nella cui provata integrità e bontà que
Stranica 166 - Toscani, posseditori di cosi ricco luogo, attorniato di belle fiumane e d'utili alpi e di fini terreni; forti nell'armi, discordevoli e salvatichi, * il perché 1 tal città fu quasi morta. Però che ivi a picciol tempo si cambiò fortuna; * e furono da...
Stranica 166 - Tu lascerai ogni cosa diletta più caramente; e questo è quello strale che l'arco dello essilio pria saetta. Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e '1 salir per l'altrui scale.
Stranica 77 - E se credessi Turco diventare, Passar lo mare e andare in Turchia, Davanti al Turco mi vo' inginocchiare, E la vo
Stranica 294 - Dio, fa che quinci mi traggia La morte a sé, che qui giace il mio core. — Ma poi che non m'intese il mio signore, Mi dipartii pur chiamando Selvaggia; L'alpe passai con voce di dolore.