Orlando furioso, con argomenti, dichiarazioni ad ogni canto, ed indice. Nuova ed, Opseg 21818 |
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abbia alcún allato Almonio altrúi amór anco ancór andár ánimo appresso Aquilante Argéo arme assái Astolfo avéa avea nome avéan avér avría Bajardo battaglia bella Bradamante buon cammín cavalier cavallo ciascún ciel Coléi colúi compagni Corebo costéi costúi crudel Damasco débito destriér dicéa dieci donna donzella ebbe elmo éran ésser facéa Falanto fece fémmina fere fiera foco fuggir furór gente giorno giostra gran grida Grifón guerrier Guidón indi inferno innanzi intorno l'altro l'arme l'avéa lancia lascia levò loco lontán maggiór Mandricardo Marfisa Medór Medoro mille míser morire morte Norandino occhi ognún onór orco Origille Orlando ORLANDO PALADINO päese Pagán paladino periglio petto piglia pigliár poco pópol porta potéa quà quì quivi restár ritrovár Rodomonte Ruggier Sansonetto Saracino saría scudo seco sella signór spada tenéa terra timór tosto trovár trovò uscír Vallombrosa valór vede vedér Veggio venía venír vide voléa Zerbín
Popularni odlomci
Stranica 5 - Fu il vincer sempremai laudabil cosa, vincasi o per fortuna o per ingegno: gli è ver che la vittoria sanguinosa spesso far suole il capitan men degno; e quella eternamente è gloriosa, e dei divini onori arriva al segno, quando, servando i suoi senza alcun danno, si fa che gl'inimici in rotta vanno.
Stranica 142 - Tre volte e quattro e sei lesse lo scritto quello infelice, e pur cercando invano che non vi fosse quel che v'era scritto...
Stranica 149 - Senza cibo e dormir così si serba, che '1 sole esce tre volte e torna sotto. Di crescer non cessò la pena acerba, che fuor del senno al fin l'ebbe condotto. Il quarto dì, da gran furor commosso, e maglie e piastre si stracciò di dosso.
Stranica 47 - Fé vestita in altro modo, che d'un vel bianco che la cuopra tutta: ch 'un sol punto, un sol neo la può far brutta. » La fede unqua non debbe esser corrotta, o data a un solo, o data insieme a mille; e cosi in una selva, in una grotta, lontan da le cittadi e da le ville, come dinanzi a...
Stranica 14 - Astrea veggio per lui riposta in seggio, Anzi di morta ritornata viva ; E le virtù che cacciò il mondo, quando Lei cacciò ancora, uscir per lui di bando. Per questi merti la Bontà suprema Non solamente di quel grande impero Ha disegnato ch' abbia diadema, Ch' ebbe Augusto, Traian, Marco e Severo ; Ma d...
Stranica 173 - 1 mio destino iniquo e duro voi ch'io vi lasci, e non so in man di cui ; per questa bocca e per questi occhi giuro, per queste chiome onde allacciato fui, che disperato nel profondo oscuro vo de lo 'nferno, ove il pensar di vui ch'abbia così lasciata, assai più ria sarà d'ogn'altra pena che vi sia.
Stranica 183 - L'infelice s'aggira com'un torno, e quanto può si tien da lor difeso, or dietro quercia, or olmo, or faggio, or orno; né si discosta mai dal caro peso : l'ha riposato alfin su l'erba, quando regger noi puote, e gli va intorno errando : come orsa, che l'alpestre cacciatore ne la pietrosa tana assalita abbia, sta sopra i figli con incerto core...
Stranica 183 - ... pietrosa tana assalita abbia, sta sopra i figli con incerto core, e freme in suono di pietà e di rabbia...
Stranica 184 - Zerbin, ch'era il capitano loro, non potè a questo aver più pazienza. Con ira e con furor venne a Medoro, dicendo: — Ne farai tu penitenza. — Stese la mano in quella chioma d'oro, e strascinollo a sé con violenza: ma come gli occhi a quel bel volto mise gli ne venne pietade, e non l'uccise. Il giovinetto si rivolse a...
Stranica 188 - 1 patre ai figli ereditario il dia), Si dispose operar con succo d'erbe, Ch'a più matura vita lo riserbe. 22 E ricordossi che passando avea Veduta un'erba in una piaggia amena; Fosse dittamo, o fosse panacea...