Miscellanea, Opseg 671901 |
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Stranica xxxi - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more, quand'io incominciai a render vano l'udire ea mirare una dell'alme surta che l'ascoltar chiedea con mano.
Stranica 231 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Stranica xxxi - E da' nostri vanti s'intravede la coscienza della nostra inferiorità. Il grande lavoro del secolo decimonono è al suo termine. Assistiamo ad una nuova fermentazione d'idee, nunzia di una nuova formazione. Già vediamo in questo secolo disegnarsi il nuovo secolo. E questa volta non dobbiamo trovarci alla coda, non a
Stranica 231 - Tu m'hai di servo tratto a liberiate per tutte quelle vie, per tutti i modi che di ciò fare avei la potestate. La tua magnificenza in me custodi sì, che l'anima mia, che fatta hai sana, piacente a te dal corpo si disnodi.
Stranica xxxi - Ond' io per lo tuo me' penso e discerno, Che tu mi segui, ed io sarò tua guida, E trarrotti di qui per luogo eterno, Ov...
Stranica 219 - . li occhi porta la mia [donna Amore, per che si fa gentil ciò [ch'ella mira...
Stranica 231 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Stranica 231 - Aquila sì non gli s' affisse unquanco. E si come secondo raggio suole Uscir del primo, e risalire in suso, Pur come peregrin che tornar vuole; Cosi dell...
Stranica 231 - Gli diritti occhi torse allora in biechi: Guardommi un poco, e poi chinò la testa: Cadde con essa a par degli altri ciechi. E il duca disse a me: Più non si desta Di qua dal suon dell...