La divina commedia di Dante Alighieri

Naslovnica
G. Barbèra, 1906 - Broj stranica: 351
 

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Stranica 18 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, e cominciai: " Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore, che conosceste i dubbiosi disiri?
Stranica 9 - Maestro, che è tanto greve A lor, che lamentar gli fa sì forte?" Rispose : "Dicerolti molto breve. Questi non hanno speranza di morte; E la lor cieca vita è tanto bassa, Che invidiosi son d'ogni altra sorte. Fama di loro il mondo esser non lassa: Misericordia e Giustizia gli sdegna ; Non ragioniam di lor, ma guarda e passa." Ed io, che riguardai, vidi una insegna, Che, girando, correva tanto ratta, Che d...
Stranica 32 - Subitamente questo suono uscio d'una dell'arche : però m'accostai, temendo, un poco più al duca mio. Ed ei mi disse : ' Volgiti ; che fai ? vedi là Farinata che s'è dritto : dalla cintola in su tutto '1 vedrai.
Stranica 279 - E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Stranica 285 - Dell' Indo, e quivi non è chi ragioni Di Cristo, né chi legga, né chi scriva; E tutti i suoi voleri ed atti buoni Sono, quanto ragione umana vede, Senza peccato in vita od in sermoni. Muore non battezzato e senza fede; Ov'è questa giustizia che il condanna? Ov' è la colpa sua, s'egli non crede?
Stranica 297 - Come l'augello, intra l'amate fronde, Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde , * Che, per veder gli aspetti...
Stranica 141 - Fuor delle braccia del suo dolce amico: Di gemme la sua fronte era lucente, Poste in figura del freddo animale, Che con la coda percuote la gente: E la Notte de...
Stranica 200 - Quando mi vide star pur fermo e duro, Turbato un poco, disse: Or vedi, figlio, Tra Beatrice e te è questo muro. Come al nome di Tisbe aperse il ciglio Piramo, in su la morte, e riguardolla, Allor che il gelso diventò vermiglio; Cosi la mia durezza fatta solla, Mi volsi al savio Duca, udendo il nome Che nella mente sempre mi rampolla. Ond' ei crollò la testa, e disse : Come ! Volemci star di qua? indi sorrise, Come al fanciul si fa, ch
Stranica 5 - Lo giorno se n'andava, e l'aer bruno Toglieva gli animai, che sono in terra, Dalle fatiche loro; ed io sol uno M'apparecchiava a sostener la guerra Sì del cammino e sì della pietate, Che ritrarrà la mente, che non erra.
Stranica 203 - Un' aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento : Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U' la prim' ombra gitta il santo monte ; Non però dal lor esser dritto sparte Tanto, che gli augelletti per le cime Lasciasser d...

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