Storia della letteratura italiana, Opseg 2Fratelli Morano, 1913 |
Uobičajeni izrazi i fraze
Alfieri amore anzi Arcadia Armida avea base Boccaccio Bruno buon Campanella Cartesio cavalleresco cerca chiama chiavelli classica coltura comico commedia concetto concilio concilio di Trento contenuto coscienza critica Dante Decamerone dice divenuta Divina commedia divino dritto erano eroico fede filosofia fondo forma forza Galileo Gerusalemme gesuiti Goldoni ideale idee idillico immaginazione innanzi Inquisizione intel intellettuale interiore Italia italiana l'Ariosto l'immaginazione l'Italia l'uomo leggi letteraria libertà lingua lirico logica Machiavelli Mandragola maraviglioso materia medio evo mente metafisica Metastasio mezzo moderno mondo morale movimento musica natura naturale Niccolò Machiavelli nuova letteratura Orlando papa parola passioni pensiero Petrarca Pietro Aretino Platone poema poesia poeta poetica politica popolo principi prosa pure ragione religione religioso rettorica riforma romanticismo romanzi scienza scrittore scrivere secolo semplicità senso sentimento serietà società soprannaturale spirito storia studi sviluppa Tasso tragedia trova turale tutt'i umano uomini uomo vede virtù vivo zione
Popularni odlomci
Stranica 77 - ... io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro, e domandare della ragione delle loro azioni, e quelli per loro umanità mi rispondono, e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte : tutto mi trasferisco in loro.
Stranica 75 - ... sacchi di Lombardia, alle taglie del Reame e di Toscana, e la guarisca di quelle sue piaghe già per lungo tempo infistolite. Vedesi come la prega Dio, che le mandi qualcuno che la redima da queste crudeltà ed...
Stranica 207 - Ci è bisogno di scorta ne i paesi incogniti e selvaggi, ma ne i luoghi aperti e piani i ciechi solamente hanno bisogno di guida; e chi è tale, è ben che si resti in casa, ma chi ha gli occhi nella fronte e nella mente, di quelli si ha da servire per iscorta.
Stranica 34 - Dovunque drizza Michel Angel l'ale, Fuggon le nubi, e torna il ciel sereno. Gli gira intorno un aureo cerchio, quale Veggiam di notte lampeggiar baleno. Seco pensa tra via, dove si cale II celeste corrier per fallir meno, A trovar quel nimico di parole, A cui la prima commission far vuole. Vien scorrendo ov' egli abiti, ov' egli usi ; E si accordare in fin tutti i pensieri, Che de
Stranica 24 - La verginella è simile alla rosa, Ch'in bel giardin su la nativa spina Mentre sola e sicura si riposa, Né gregge né pastor se le...
Stranica 13 - Testimonio sono io di quel ch'io scrivo: 175 ch'io non l'ho ritrovato, quando il piede gli baciai prima, di memoria privo. Piegossi a me da la beata sede; la mano e poi le gote ambe mi prese, e il santo bacio in amendue mi diede.
Stranica 87 - La sua patria mi rassomiglia troppo l'antica divinità, e assorbe in sé religione, moralità, individualità. Il suo Stato non è contento di essere autonomo esso, ma toglie l'autonomia a tutto il rimanente. Ci sono i dritti dello Stato : mancano i dritti dell'uomo.
Stranica 34 - Il cavaliere non ubbidisce più che a' suoi istinti e passioni; si sviluppa in lui la parte bestiale, nascono collisioni e attriti del più alto effetto comico. Il concetto è già adombrato con brio nel ritratto della Discordia, capitata da san...
Stranica 179 - E si capisce come, giunte le cose a questo punto, la letteratura muore d'inanizione, per difetto di sangue e di calore interno, e divenuta parola che suona, si trasforma nella musica e nel canto, che più direttamente ed energicamente conseguono lo scopo.
Stranica 281 - Un sol de' guardi tuoi mi costringe a voler ciò che tu vuoi. Caro, son tua cosi, che, per virtù d'amor, i moti del tuo cor risento anch'io. Mi dolgo al tuo dolor, gioisco al tuo gioir, ed ogni tuo desir diventa il mio.