L'arte in Italia: Dante Alighieri e La divina commedia, opera storico-critico-estetica, Opseg 1

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Stabilimento tip. Ligustico, 1853
 

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Stranica 222 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Stranica 300 - Nimico ai lupi che gli danno guerra, Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello; Però che nella Fede, che fa conte 1o L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Stranica 135 - Or, se tu l' occhio della mente trani Di luce in luce, dietro alle mie lode, Già dell' ottava con sete rimani. Per vedere ogni ben dentro vi gode L' anima santa, che il mondo fallace Fa manifesto a chi di lei ben ode. Lo corpo ond' ella fu cacciata giace Giuso in Cieldauro, ed essa da martiro E da esilio venne a questa pace.
Stranica 323 - Lo mio maestro e io e quella gente ch'eran con lui parevan sì contenti, come a nessun toccasse altro la mente. Noi eravam tutti fissi e attenti a le sue note; ed ecco il veglio onesto gridando : « Che è ciò, spiriti lenti ? qual negligenza, quale stare è questo? correte al monte a spogliarvi lo scoglio ch'esser non lascia a voi Dio manifesto ». Come quando, cogliendo biada o loglio, li colombi adunati a la pastura, queti, san/.
Stranica 90 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Stranica 329 - O montanina mia Canzon, tu vai ; Forse vedrai Fiorenza la mia terra, Che fuor di sé mi serra, Vota d' amore e nuda di pietate. Se dentro v'entri, va...
Stranica 193 - Ma fu' io sol colà, dove sofferto Fu per ciascun di torre via Fiorenza, Colui, che la difesi a viso aperto. Dch se riposi mai vostra semenza, Prega' io lui, solvetemi quel nodo, Che qui ha inviluppata mia sentenza.
Stranica 226 - Che avrà in te sì benigno riguardo, Che del fare e del chieder, tra voi due, Fia primo quel che tra gli altri è più tardo.
Stranica 101 - Allora mi parea che lo cuore, ove era tanto amore, mi dicesse : "Vero è che morta giace la nostra donna". E per questo mi parea andare per vedere lo corpo...
Stranica 140 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.

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