La Divine comédie de Dante Alighieri: précédée d'une introd. sur la vie, les doctrines et les œuvres du Dante |
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allora âme ancor avant ayant belle buon c'est-à-dire CANTO cause cercle ch'io CHANT chose ciel ciò colui come commença corps côté cours d'où Dante demande derrière désir devant dicea Dieu dire disait dolce donne doux Duca esprit esser face fils gente Guide haut homme jour l'autre l'un laisse levai lieu lumière main maintenant Maître mente mont montre mort nature nuit occhi ogni ombre parler paroles passi pensée perd père pieds più pleure poco Poëte porte premier pria qu'à qu'en qual Quando questa Quivi regarde rend reste saint sais sent sera seul soleil sorte tellement terre tête tira tombe tosto tournai tutta tutto veder venir vertu vidi viens Virgile visage vita vive voie vois voix voler vrai yeux
Popularni odlomci
Stranica 354 - Quando mi vide star pur fermo e duro, Turbato un poco, disse: Or vedi, figlio, Tra Beatrice e te è questo muro.
Stranica 208 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Stranica 236 - Innata v' è la virtù che consiglia, E del1' assenso de' tener la soglia. Quest' è il principio, là onde si piglia Cagion di meritare in voi, secondo Che buoni e rei amori accoglie e viglia. Color che ragionando andaro al fondo, S' accorser d' esta innata libertate, Però moralità lasciaro al mondo.
Stranica 36 - Per lor maladizion sì non si perde, Che non possa tornar l'eterno amore, Mentre che la speranza ha fior del verde.
Stranica 404 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Stranica 36 - L'ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor dal regno, quasi lungo il Verde, Ove le trasmutò a lume spento.
Stranica 366 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno. Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suoi che d' ogni parte oliva. Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...
Stranica 406 - L'alto fato di Dio sarebbe rotto, Se Lete si passasse, e tal vivanda Fosse gustata senza alcuno scotto Di pentimento, che lagrime spanda.
Stranica 32 - Come le pecorelle escon del chiuso Ad una, a due, a tre, e l'altre stanno / Timidette atterrando l'occhio e '1 muso, E ciò che fa la prima, e l'altre fanno, Addossandosi a lei s'ella s'arresta, Semplici e quete, e lo...
Stranica 76 - Italia tutte piene Son di tiranni, ed un Marcel diventa Ogni villan che parteggiando viene. Fiorenza mia, ben puoi esser contenta Di questa digression che non ti tocca, Mercé del popol tuo che sì argomenta. Molti han giustizia in cor, ma tardi scocca Per non venir senza consiglio ali' arco; Ma il popol tuo 1' ha in sommo della bocca. Molti rifiutan lo comune incarco; Ma il popol tuo sollecito risponde Senza chiamare, e grida: I