I primi quattro secoli della letteratura italiana: lezioni, Opseg 1Successori Le Monnier, 1873 - Broj stranica: 855 |
Ostala izdanja - Prikaži sve
Uobičajeni izrazi i fraze
adunque affetti alcuni Alighieri allora amore animo antichi arti assai avea avendo Avignone Beatrice bellezza bello Boccaccio buoni canto canto III canto x canto XIV canto XXVII Carlo di Valois ch'è chè cielo civile concetti costumi Cristianesimo cuore Dante desiderio dice diletto discorso Divina Divina Commedia dolce donna dottrine ebbe essendo esso eterno fantasía favella fece fede FERRUCCI figliuoli filosofia Firenze forza furono Ghibellini giudicio gloria Greci Guelfi Iddio idee immagini Imperocchè Inferno ingegno intelletto Italia Italiani l'amore l'animo l'uomo latino leggi Lezioni libertà lingua liriche poesie luogo Lussemburgo mente mondo morte mostra natura niuno nobili nuovo occhi onore Paradiso parlare parole passioni patria pensiero Petrarca pigliare Platone poema poesía poeta poetica popoli poscia principio pure Purgatorio ragione sapienza savio scrittore scrivere sdegno sente sicchè stile studii terra trovatori umana uomini uomo vede verità vero versi Virgilio virtù vive vizii
Popularni odlomci
Stranica 97 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere e 'I salir per l' altrui scale. E quel che più ti graverà le spalle Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle, Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te; ma poco appresso Ella, non tu, n'avrà rossa la tempiri. Di sua bestialitate il suo processo Farà la pruova , si ch' a te fia bello Averti fatta parte per te stesso.
Stranica 126 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Stranica 293 - In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue Cristo fece sposa. Ma l'altra, che volando vede e canta La gloria di Colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api che s'infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s' adorna Di tante foglie, e quindi risaliva ' Canto ix Là dove il suo amor sempre soggiorna.
Stranica 168 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli Angeli che tornavan suso in cielo; Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti: Osanna; E s'altro avesser detto, a voi dire'lo. Allor diceva Amor: più non ti celo; Vieni a veder nostra donna che giace. L...
Stranica 234 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno, Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d
Stranica 42 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Stranica 278 - L'alta letizia che spira del ventre, Che fu albergo del nostro disiro; E girerommi , Donna del ciel, mentre Che seguirai tuo Figlio, e farai dia Più la spera suprema , perchè gli entre.
Stranica 105 - Se mai continga che il poema sacro Al quale ha posto mano e cielo e terra, Sì che m'ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà che fuor mi serra Del bello ovile ov...
Stranica 246 - Se nuova legge non ti toglie Memoria o uso all'umoroso canto, Che mi solea quetar tutte mie voglie; Di ciò ti piaccia consolare alquanto L'anima mia, che con la sua persona Venendo qui, è affannata tanto.
Stranica 279 - Quale per li seren tranquilli e puri Discorre ad ora ad or subito fuoco, Movendo gli occhi, che stavan sicuri, E pare stella, che tramuti loco, Se non che dalla parte, onde s...