Slike stranica
PDF
ePub

ed inciso da Francesco Monaco, ci diede il Carli Ant. Ital. T. II. p. 143. Sotto di esso vi ha in

greco

l'inscrizione seguente.

[merged small][merged small][merged small][ocr errors]

Congettura il Carli che Decorato avesse acquistato il titolo di desmesolochio dalla sua arte e valore nelle pugne, e potrebbe interpretarsi, come vincitore nelle insidie delle reti.

di Pola.

ARTICOLO VIII.

LETTERATURA.

GRAMMATICI E LETTERATI 2.

Anno

369 di Cris.

di

72.

SIMPLICIO illustre grammatico nati

vo di Emona, di cui Ammiano Marcellino Cittanova. nel lib. XXVIII cap. 1, ed. di Leyden 1693. 4.o a lungo ne parla; e tanto da esso, che dalle annotazioni rileviamo, che dopo avere per alcun tempo esercitata la professione di grammatico, nome col quale tanto nell'impero orientale, che nell' occidentale, i professori tutti sì greci che latini si distinguevano, e che al nostro moderno parlare, noi diressimo letterati, divenne consigliere ed amico del vicario Massimino, ed in fine vicario di Roma egli stesso in successione ad Ursicino.

Del di lui carattere nella prefettura di Roma, dice Marcellino, che si dimostrò

nec erectus, nec tumidus, sed obbliquo aspectu terribilis: qui compositis ad modestiam verbis acerba meditabatur in multos. Usò del terrore e del sangue tirannicarnente, per cui gli fu troncata la testa nell' Illirico per ordine dell'imperatore Graziano nell'anno 369.

Ch'egli fosse di Emona dell'Istria, oggidì Cittanuova, buoni fondamenti abbiamo per crederlo coll' appoggio di un grande letterato, qual'è il Tiraboschi, il quale nella Letteratura Ital. T. II 1. iv cap. 111. p. 417 fa cenno di esso come di un letterato italiano. L'Istria è compresa nell'Italia, ed in Istria incontrastabilmente vi fu una città detta Emona, il cui nome si è conservato nel vescovato di Cittanuova, che si chiama emonese. Dell' Emona istriana dissi non poco nel Saggio sopra l'Anfiteatro di Pola pag. 124 dimostrando, ch'essa era differente dall' Emona pannonica, oggi Lubiae dall' Emona del Norico. Di queste due Emone chiaramente parlano Plinio (lib. cap. 24 e 25), ed Erodiano (Histor. lib. VIII. § 1. 2. 3.), e per quanto sforzo fa

na,

3

cessero i friulani, e specialmente il Liruti, per far credere Gemona l'Emona di Erodiano, e città italiana, conviene confessarlo, ch'essi non sostennero che un palmare vaneggiamento, su cui disse bene il Palladio, nee per somnium quidem suspicandum ve

nit.

Se vi fu una città italiana, che si chiamasse Emona, nessun' altra poteva essere, che l'odierna Cittanuova nell'Istria, o qualche luogo contermine, per le ragioni nella detta opera già da me addotte, e per quelle ancora, che io esposi in una dissertacioncella, poco fa diretta al mio amico ab. Furlaneto in Padova, essendo stato da esso richiesto, e perciò esservi state tre Emone, cioè la norica, la pannone, e l'istriana.

I fondamenti coi quali si prova l Emona istriana sono parzialmente basati sopra il costante nome di emonesi, che per secoli ricevettero i vescovi di Cittanuova; sopra i ruderi e le anticaglie in que' contorni, e parzialmente a Villanova rinvenuti, come pure sopra la bella lapida del COLONIS INCOLIS PEREGRINIS LAVANDIS GRATIS D. D. P. P. P.,

ritrovata in quelle vicinanze, la quale ci dà chiaro segno di una colonia, che indica un bagno per i COLONI, per gli abitanti, e per i forestieri.

Questa colonia poi evidentemente è indicata nella base marmorea scoperta in Parenzo, nella quale si legge, che Cajo Precellio fu patrono delle colonie degli AquiLEJESI, PARENZANI, OPITERGINI, ed EMONESI. Questa colonia hemonensicum perciò ci dà il nome della colonia, che manca nella suddetta lapida del pubblico bagno.

Che questa colonia hemonensium indichi l'Emona istriana, ossia Cittanuova, e non già l'Emona del Norico, o della Pannonia, le seguenti ragioni ci persuaderanno. 1 Perchè questo marmo fu trovato in Parenzo città poco lontana da Cittanuova. 2 Perchè in quell' epigrafe indicati sono popoli vicini, e perciò congiunti fra loro, ed associati al patronato di Precellio; cosa non propria a popoli disgiunti e lontani, come quelli del Norico, e della Pannonia. 3 Perchè, come osserva il dottissimo Borghesi, le città nominate nella lapida sono di popoli marittimi,

« PrethodnaNastavi »