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Antonius Elie Justinopolitanus Hierosolime Patriarca Episcopus Pelens et Justinop.

cl: 1576.

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dei frutti della chiesa non possono essere disposti che a favore della medesima. Parlano di esso il Dandolo cap. 15 p. 8. Li storici veneti, l'Ughelli. Il Rubeis però rigetta anche questo patriarca.

116. ELIO Antonio, di nobile ed illu-1572 da Capostre famiglia di Capodistria, fu segretario dei distria. pontefici Clemente VII., Paolo III, e Paolo IV. Da Paolo III. fu fatto vescovo di Pola al 27 agosto 1548 per la morte del vescovo Gio: Battista Vergerio. (Pallavicini Ist. del Concil. di Trento Tom. 14 p. 86). Nel 1558 al 20 di luglio da papa Paolo IV fu insignito del carattere di patriarca di Gerusalemme, e poscia vicario dalla basilica Vaticana. Fu ben accetto oltre ai pontefici suindicati, anche a Giulio III, Marcello II, Pio IV, Pio V, e Gregorio XIII. In qualità di patriarca gerosolimitano si portò al concilio di Trento nella quarta di lui apertura principiata il giorno 18 gennaro 1562, e che durò sino li 4 decembre 1563 in cui fu compito il concilio. Esso qual patriarca vi siedette dopo i legati il primo tra i vescovi. Dal Pallavicini abbiamo (T. x. p. 130 e p. 204)

che nella sessione del 16 luglio ed agosto

1562 si oppose alla concessione del calice ai laici richiesta caldamente da Cesare, appoggiando la sua opposizione a solide ragioni, e con prudente destrezza maneggiando le lodi amplissime a Ferdinando imperatore; e nella sessione 10 novembre 1563 impugnò acremente la proposizione di annulare i matrimonii clandestini, avendo dalla sua opinione una moltitudine di que' padri, e volle che tutto quello che da esso veniva detto fosse registrato negli atti. Sotto Pio V. intorno l'anno 1566 ritornò in Roma ad esercitare il vicariato della basilica Vaticana, e finalmente desideroso di finire tranquillamente i suoi giorni in patria chiese ed ottenne da Gregorio XIII. di essere traslatato alla cattedra di Capodistria nel giorno 30 luglio 1572 colla conservazione del titolo di patriarca, ove dopo 4 anni di edificante reggenza, terminò i suoi giorni nel 1576, ed ebbe la tumulazione in quella cattedrale colla seguente epigrafe, portata dal Naldini (Corog. di Capod. p. 102), e dall' Ughelli (T. V. p. 392):

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TRIDENTI. SINODO. VSQVE. ADEO. ERVDITA. PIETATE. PROFVIT VT. DVOBVS. PIIS. IV. ET V. PER. QVAM . CHARVS EVASERIT IISDEM. CHARISSIMVS. OB. REVOCATOS. BASIL. VATICAN. RITVS

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SVARVM

VIRTVTVM. TESTEM

QVEM. PROFERRET. POSTERIS

A. GREGORIO. XIII. SVPREMA. IVSTINOP. ECCLESIÆ

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Abbiamo da Tiraboschi (Lett. Ital. tomo VII, P. III p. 807) che il P. Lagomarsini (Pogian. epist. t. 4 p. 93) produce una

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