TI. 294 Alattedrale di Pola ovesiste il quadro ad oglio G.B.Vergeric Vescovo di pela Eretico, che viene PITTURA DI PIETRO VECCHIA D. Peresia oppure il Diavele. cattedrale; ma intorno l'anno 1572 se dice che fu atterrato qual deposito, e le ossa del vescovo gettate nel mare dal luogo detto il Belvedere, perchè questo vescovo fu tenuto in opinione di eretico, ed anzi que' di Pirano rivali de' justinopolitani, è voce, che per questo fatto li chiamassero, annega vescovi: quindi tutti i scrittori, che di esso parlarono, lo ebbero per tale, e l'Ughelli nell' Italia sacra spacciò le più favolose notizie di esso come stravaganti e favolose sono quelle che si hanno volgarmente in Pola di questo prelato. Esporrò tutto ciò che ho potuto ritrovare a di lui carico, nè ommetterò cosa alcuna di quanto contro di esso fu scritto; stenderò poscia i miei commenti guidato da una critica giudiziosa, affinchè il pubblico ne formi giudizio, e se fia possibile si repristini nel suo purissimo candore quella cattedrale, di cui sono figlio, e che per universale opinione si ritiene da questa macchia contaminata. Per meglio esporre cou ordine e chiarezza questo argomento lo dividerò in due punti, cioè 1 Vita e morte di G. Battista Vergerio. 2 Pretesa di lui eresia. I. VITA E MORTE DI G. B. VERGERIO DALL' UGHELLI. L'Ughelli un secolo dopo la morte di G. B. Vergerio nel Tomo V. dell'Italia sacra col. 482 dice Jo. Baptista * Vergerius Justinopolitanus, Altobello successit 1532. Hic a catholicis ad. Genevenses defecit hæreticos, exutusque est cum fratre Petro Paulo Justinopolitano, Præsule item hœretico, episcopatus honore 1548, eoque seductus errore miserabiliter disperiit ; e nel margine colla chiamata della superior stelleta è scritto: de quo videndus est Mutius in epist. catholicis 1. 3. Queste cose medesime sono dette nella nuova edizione dell' Italia sacra fatta in Venezia nel principio del secolo passato, aumentata e corretta dall' ab. Coleti. Secondo dunque l'Ughelli ed il Coleti, G. B. Vergerio vescovo di Pola, sedotto dal fratello Pietro Paolo fuggì ere tico a Ginevra, fu spogliato nel 1548 dell' onore del vescovato insieme col fratello, e colà eretico miseramente morì. Tutto questo racconto non è che una favola, e per confutarla basterà portare i passi di quel medesimo Muzio, citato da questi autori, spinto nemico dei Vergerii, ed acerrimo persecutore di essi: la cui autorità in questo argomento è una testimonianza senza eccezione. Girolamo Muzio adunque nella lettera datata da Milano al 23 settembre 1548, diretta alla città e popolo di Capodistria, alla pag. 94 delle Vergeriane (libro scritto da esso direttamente contro Pietro Paolo Vergerio), luogo il primo, ove parla di G. B. Vergerio, facendo discorso della confessione, dice... » Questa dottrina non so» lamente con parole si diffende, ma ancora con effetti si mette in opera (secondo che viene a me significato) in casa Vegeria: che M. Gio. Battista fratello » di M. Pietro Paolo, et vescovo di Pola senza confessarsi, senza communicarsi, e » sprezzata la ultima untione con scandalo |