Cicerone, e poscia di Censorino, a detto di Patercolo, e dopo M. Agrippa fu consigliere di Augusto. >> ་ Bella e singolare gloria della provin » cia dell'Istria è l'aver dato al mondo un personaggio, che nella repubblica di Ro» ma le prime dignità, e i primi onori con » tanto splendore occupò. Nè il mancarci au» torità di scrittore può porre in dubbio una verità, che con l'infallibile testimonianza » delle lapidi si manifesta. Non una, ma tre >> inscrizioni ritrovansi. La prima, che po>>trebbe forse al medesimo Statilio appar>> tenere; la seconda a Statilia di lui figliuo» la nel tempo ch'era pontefice; e la terza >> di un liberto di lui. »> >> » La costanza del prenome, del nome » e de' cognomi non può dubbio alcuno am» metter giammai, che queste inscrizioni al» la famiglia di Tito Statilio Sisena Tauro pontefice e console non appartengono; e appartenendovi, alcuno non vi sarà, che >> il detto console oriundo dall' Istria non creda. Se fosse lecito dalle moderne ed an» cora esistenti nomenclature, degli antichi >> romani cognomi ragion dedurre, potrebbe dirsi, che il villaggio e terreno, che nel » territorio di Pola Sisana presentemente si appella, a questa famiglia appartenesse una volta. >> >> Comunque sia, che Statilio grandis>> sime fortune, e ricchezze abbia fatte, ci » dimostra l'anfiteatro (il primo che di pie>> tra fu edificato in Roma) da lui fabbrica>> to a proprie spese per aggradire ad Augu>> sto, rammentato da Svetonio (in August. S. 29), e da Dione (l. 51) (a). (a) Questo anfiteatro, di cui oggidì non ne rimane alcuna traccia, era situato nel luogo detto Monte Citorio. (Nibby Itinerario di Roma p. 71, per Poggioli 1827. >> Che la di lui famiglia in Roma si trapiantasse, si ricava da Plinio (1.7 cap.48), >> ove sotto Claudio, dell'età provetta di Sta» tilia fe' cenno; il che da Seneca (ep.78), >> è pur confermato. Sotto il medesimo Clau» dio con Quinzio Crispino fu console un » Marco Statilio Tauro, e l'anno dopo un >> Tauro Statilio Corvino, il che prova an>> che diramazione di gente. Forse del primo Statilio Tauro, figliuolo fu quello Sta» tilio Tauro proconsole di Africa persegui» tato da Agripinna, e che da se si diede la » morte; e suo nipote, o altro figliuolo for se fu quell'altro Statilio Tauro, che fu » console con Emilio Lepido nell'anno XI » di Cristo, e forse la seconda volta nel XVI con L. Scribonio, nel terzo anno di Tiberio, sotto cui, al dire di Cassiodoro nel Cronico, i matematici, cioè i fattucchieri o maghi esigliati furono «. >> 3. PETRONIO PROBO, altro istriano, che fu console in Roma nell'anno di Cristo CCCLXXI; ed ornato di tutte le altre dignità dell'imperio. Di ciò c'instruisce il presidente co. Carli (Ant.Ital. t.II p.67.), e dice: Anno 371 di Cristo Istriano |