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PREFAZIONE

Nel raccogliere in questo volume vari scritti di critica storica e letteraria sul cristianesimo dei primi secoli, pubblicati nel termine di poco più d'un decennio, secondo il desiderio che me ne era stato espresso da varie parti, giova che io dica che questo libro, il quale se per molti rispetti si connette ad altri miei pubblicati alcuni anni or sono,1 per alcuni altri continua, anche una serie, già intrapresa e non ancora compiuta, di saggi letterari e sociali, si propone un duplice intento. In quanto nelle questioni storiche e letterarie che vi sono dibattute ho inteso di portare un giudizio mio proprio e indipendente. dalle opinioni altrui, e non di rado un contributo di ricer-. che e di raffronti personali, questa mia opera vuole avere un carattere scientifico, che mi auguro le possa ottenere buona accoglienza nel mondo internazionale degli studiosi. Ma come nel nostro paese, ove questi studii sono tanto ne

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Studi d'antica Letteratura Cristiana, Torino, Loescher, 1887; La Dottrina della resurrezione della Carne nei primi secoli della Chiesa. (Atti della R. Accademia di Scienze Morali e Politiche di Napoli) 1894; ed altre memorie nelli stessi Atti accademici.

2 Saggi e Note Critiche, Bologna, Zanichelli 1895; Il Socialismo e il Pensiero Moderno, Firenze, Le Monnier, 2a ediz. 1899. Leggendo e Meditando, Pagine Critiche d'arte, Lett. e Scienza Sociale, Roma, Soc. Ed. Dante Alighieri, 1900. Un quarto volume sarà pubblicato prossimamente col titolo Voci del nostro Tempo, dall' Editore Sandron a Palermo.

gletti quanto vi sarebbero necessari per la sua vita e libertà spirituale, è necessaria un' opera di divulgazione, la quale informi i lettori italiani delle scoperte e degli studi più recenti e dello stato loro fuori d'Italia, così mi parve che l'adunare in un volume quanto ero venuto pubblicando nella Nuova Antologia, ed altrove, a proposito dei documenti testè venuti in luce e delle più recenti ricerche critiche e scientifiche, non fosse per essere senza qualche utile anche all' Italia. Vorrei che pel nostro paese questo libro fosse qualche cosa di simile a quello che, ad esempio, per la Germania è il libro recente dell' Ehrhard sull'antica Letteratura cristiana e le ricerche intorno ad essa dal 1884 al 1900, o gli articoli così pregevoli dell' Harnack e del Krüger sulle più recenti scoperte nel campo dell' antica storia ecclesiastica, o per l'Inghilterra quelli del Butler 3; così acconci ad orientare altrui in questi studi, é ad integrare i trattati più vasti e più direttamente scientifici di antica letteratura cristiana o d'antica patristica, come fra i più recenti ed autorevoli, quelli dell' Harnack medesimo o del Krüger, del Bardenhewer* per la Germania: del Crutwell per l'Inghilterra e l'America ; del Battifol per la Francia. Non intendo già che questo libro sia un quadro compiuto delle ricerche, o anche soltanto delle scoperte di documenti avvenute negli ultimi tempi su questo florido ter

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1 EHRHARD, Die Altchristliche Litteratur, und ihre Erforschung von 1881-1900, Freiburg, 1900.

2 HARNACK, nei Preussische Jahrbücher, 92, 1898, p. 193-219; KRÜGER, Die neuen Funde auf den Gebiete der ält. Kirchengsch. (1889-1898), Giessen, 1899.

3 Early christian Literature, nella Dublin Review 1896 p. 94-116. 4 Del BARDENHEWER oltre la notissima opera sulla Patrologia (tradotta anche in francese col titolo Les Péres de l'Eglise Paris 1900 3 vol.) è da poco pubblicato il primo volume della Geschichte der Altchr. Literatur, Freiburg, 1901.

5 CRUTWELL, A literary History of early Christianity, London, 1893.

reno. Avrei dovuto dire degli Atti di Paolo e Tecla e dell'apocrifa corrispondenza di Paolo coi Corinti, secondo le recenti indagini; degli Atti di Giovanni, delle versioni antiche della Lettera di Clemente Romano, del Commentario di Efraim Siro agli evangeli in relazione al Diatessaron di Taziano, del Martirio di Perpetua e Felicita, degli Atti dei martiri Scillitani, del Martirio d' Appollonio, dell'Iscrizione d' Abercio, degli scritti di Aristone di Pella e di quelli di Metodio d' Olimpio, degli avanzi di scritti Gnostici scoperti o annunciati dallo Schmidt, del codice Siriaco Sinaitico degli Evangeli: tutte scoperte complete, o frammentarie, di antichi documenti cristiani, avvenute nel giro di questi ultimi anni, nelle quali l'Italia ha, pur troppo, avuta assai piccola parte. Ma oltrechè un tale lavoro mi avrebbe condotto in una minuta analisi di testi, e in una serie di discussioni, le quali, anzichè invogliare gli studiosi italiani a queste ricerche, sarebbero facilmente riescite malagevoli al pubblico nostro, codesti documenti, benchè per vari rispetti importantissimi, non sono paragonabili per il loro valore scientifico e storico a quelli di cui ho l'onore di discorrere qui, in gran parte per primo, ai miei connazionali.

Ripubblicando ora questi studii, ne ho ritoccata qua e là la forma, e date nuove indicazioni, anche bibliografiche, (per quanto lo consentiva la natura del libro) concernenti le pubblicazioni di questi ultimi anni. Ma la sostanza e la forma originaria della loro composizione è rimasta in essi inalterata: nè vi era ragione a cangiamenti sostanziali, a meno che io non avessi inteso di disporre la materia, per così dire, sopra un altro piano, e darle un diverso disegno.

Il movimento della critica storica straniera sulla vita, o, come ha detto un mio chiaro collega1, sulla storia di

1 LABANCA, nella Nuova Antologia, 1991.

Gesù, è continuato bensì vivace anche in quest'ultimo decennio, da che pubblicai il primo di questi saggi. Basta ricordare per la Francia i lavori del Réville e dello Stapfer, per vario rispetto così pregevoli; per l'. Inghilterra e per l'America, oltre il noto lavoro del Farrar, il buon libro del Gilbert e quelli dell' Anthony, e dello Stalker; gli studi del Burton, dell' Harper e di altri sulle varie questioni attinenti alla vita di Gesù, che si pubblicarono, presso l'Università di Chicago, nel periodico The Biblical World, i saggi del Watson pubblicati nel Mc Clures Magazine di questi 'ultimi anni, per citarne solo alcuni fra i tanti: e per la Germania, oltre gli scritti concernenti le fonti e il metodo della vita di Gesù come quelli del Barth e dello Schwartzkopf 3, le narrazioni critiche e i lavori costruttivi dello Schmidt, del Kähler, del Brandt, e il più recente, e per molti rispetti egregio, di Oscar Holtzmann. Ma se, come altri ha giustamente notato, la critica di questi ultimi anni più che all'analisi dei fatti della vita si è diretta a determinare l'organismo dell' insegnamento e della dottrina di Gesù (e basta ricordare l' egregia opera del Wendt), i rapporti fra l'idea del regno di Dio e il Giudaismo, ed a risolvere la questione psicologica e critica della coscienza messianica di Gesù e del suo svolgimento, tuttavia credo di potere asseverare che le linee ideali della figura storica di lui sono rimaste sostanzialmente identiche anche dopo gli

1 The Student's Life of Jesus, Chicago, 1895.

2 An Introduction to the life of Jesus, Boston, 1896.

3 BARTH, Die Hauptprobleme des Leben Jesu, 1899; Schwarzkopf, Methode in der Erforchung des Lebensbildes Christi in Theologische Studien und Kritiken, 1900, 2. p. 284, 3.

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4 Leben Jesu, Tübingen und Leipzig, 1901.

STALKER, nella Contemporary Review, January, 19 0.

6 V., fra i più recenti, il lavoro del WREDE, Das Messiasgeheimniss in den Evangelien, GÖTTINGEN, 1901, e lo scritto di OSCAR HOLTEZMANN, su questo argomento in Zeitschrift für neutestamentl. Wissenschaft herausg. von E. Preuschen, 1901, 4, p. 265.

studi più recenti. Dei quali, ad ogni modo, avrò a far tesoro in un lavoro di non lontana pubblicazione, e al quale questo primo dei saggi del volume serve di preparazione, sulla vita di Gesù; lavoro che vorrà essere un' opera insieme di scienza, d'arte, e di libertà spirituale.

Riprodurre, intanto, questo studio preliminare, nel quale trassi più occasione che suggerimenti dai lavori biografici indicati a principio, alcuni dei quali di nessun carattere scientifico, mi parve tanto più opportuno perchè. se in Italia accade che lavori i quali hanno veduta la luce anche in periodici così diffusi ed autorevoli come la Nuova Antologia vengono spesso, anche da chi si occupa dello stesso soggetto, passati volentieri sotto silenzio, perfino quando come è toccato ad onore al mio, vennero salutati con lusinghiero plauso dalla critica straniera, giova talora agli studiati silenzi contrapporre le date. Ora la data di questo primo scritto del volume è del 1891. E chi lo rilegga oggi, e lo confronti, ad esempio, colla lodata opera del Réville su Gesù di Nazareth, pubblicata sei anni dopo, riconoscerà in certo modo legittimo il mio compiacimento per le coincidenze notevoli di pensiero e di sentimento fra l'opera dell' illustre storico straniero e le mie pagine, che egli probabilmente non ha conosciute. Delle quali pagine, oggi, dopo più di dieci anni, nessuna avrei da modificare (nè le ho modificate, difatti, se non con qualche tocco di forma o qualche complemento bibliografico indispensabile), se non forse per quel che concerne il carattere, forse troppo ancora idillicamente raffigurato, delle prime opere di Gesù. Colui che disse di esser venuto a portare la guerra non la pace, e che, dopo Giovanni, si era fatta violenza al regno dei cieli: colui che chiamò alcuni fra i suoi primi discepoli « figli del tuono », non può essersi indugiato in una molle pastorale quale, ad esempio, ha

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