La Divina commedia, Opseg 3appr. A. Zatta, 1760 |
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affai afpetto amore Angeli anima beata Annot Appoftolo bafti Beatrice Bellincion Berti Cacciaguida cafa Cefare celefti ch'è ch'io che'l chiama Dante Chiefa ciafcun Cielo cofa coftui colla Crifto Crufca defiderio dice diffe diverfa divina effa effendo effer effo Empireo eterno falfa falute fanto fapere fcio fecondo Fede fegno fegue fempre fenfo fentimento fenza fiffe figliuolo fignifica fignificato figuratamente foffe folo fommo fono fopra nel Canto forfe fotto fpecchio fpera fpiega fpirito fplendore ftato fteffo ftelle fuperbia giro giufo giufto grazia guifa Inferno infieme intefo intendi lafcia Latina luce lume luogo manifefto medefimo mente mifura moffe moftra Mondo nafce noftro occhi paffa Paradifo penfa perfona pianeta Piccarda picciola Poeta Pofcia poffa pofto prefente preffo pria quafi quefto queſto raggio rima Santo Tefeo tefto tofto Vedi fopra Verf vifo vifta virtù voftro
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Stranica 428 - Nel ventre tuo si raccese l' amore Per lo cui caldo nell' eterna pace Così è germinato questo fiore. Qui se' a noi meridiana face Di caritade, e giuso intra i mortali Se' di speranza fontana vivace. Donna, se' tanto grande e tanto vali, Che qual vuol grazia ea te non ricorre , Sua disianza vuol volar senz
Stranica 406 - Diffuso era per gli occhi e per le gene Di benigna letizia in atto pio , Quale a tenero padre si conviene. Ed , ella ov
Stranica 49 - E, sì com' uom, che suo parlar non spezza, Continuò così 'I processo santo : Lo maggior don, che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch...
Stranica 167 - ... ho veduto tutto il verno prima lo prun mostrarsi rigido e feroce, poscia portar la rosa in su la cima; e legno vidi già dritto e veloce correr lo mar per tutto suo cammino, perire al fine a l'entrar de la foce.
Stranica 38 - Se violenza è quando quel che paté niente conferisce a quel che sforza, non fuor quest'alme per essa scusate; che volontà, se non vuoi, non s'ammorza, ma fa come natura face in foco, se mille volte violenza il torza.
Stranica 27 - Frate, la nostra volontà quieta virtù di carità, che fa volerne sol quel ch'avemo, e d'altro non ci asseta. Se disiassimo esser più superne, foran discordi li nostri disiri dal voler di colui che qui ne cerne; che vedrai non capere in questi giri, s'essere in carità è qui necesse, e se la sua natura ben rimiri.
Stranica 214 - Ch' avrà in te si benigno riguardo, Che del fare e del chieder, tra voi due, Fia primo quel che tra gli altri è più tardo, Con lui vedrai colui che impresso fue, Nascendo, si da questa stella forte, Che notabili fien 1
Stranica 231 - Per ch'io prego la mente in che s'inizia tuo moto e tua virtute, che rimiri ond'esce il fummo che 1 tuo raggio vizia; sì ch'un'altra fiata ormai s'adiri del comperare e vender dentro al tempio che si murò di segni e di martiri. O milizia del ciel cu' io contemplo, adora per coloro che sono in terra tutti sviati dietro al malo esemplo!
Stranica 408 - Vincer di lume tutta l'altra fronte. E, come quivi, ove s'aspetta il temo, « Che mal guidò Fetonte, più...
Stranica vi - O divina virtù, se mi ti presti Tanto che l'ombra del beato regno Segnata nel mio capo io manifesti, Venir vedra'mi al tuo diletto legno, E coronarmi allor di quelle foglie Che la materia e tu mi farai degno.