Dodici novelleFelice Le Monnier, 1853 - Broj stranica: 473 |
Ostala izdanja - Prikaži sve
Uobičajeni izrazi i fraze
alcun allora amico amore anima appena Arturo avesse avrebbe barcol bella Bellinzona Beltrame Benedetta bisogno braccia Brianza buon buona figliuola cantuccio casa cercar ch'è ch'egli ch'era ch'io chè cielo cino Clara Clotilde colla cominciò compagnia consolazione creatura credere cuore dendo dico dolore domandò donna dottore erano faceva famiglia fanciulla fece felice figlio figliuoli geva gioia Giornico giorno giovine giub guardava indi innanzi intanto l'altro l'amore l'anima lagrime lasciato letto limosina Locarno lungo madre malinconica mano mattina mente Mezzegra mezzo miseria momento mondo notte nuora nuovo occhi Oliviero onesto padre paese pareva parlare parole passo pensare pensiero piangere pigliò pochi poco ponno poteva povera Rachele Rosa s'era sapeva segreto sentiva serbo serena signor Alessandro signor Ambrogio signor Maurizio Silvestro sorriso speranza stanza stava Stefano stra Tecla Teocrito terra tornò tremava troppo trovò uomo Valsassina Varese vecchio veduto venuto vispo voleva
Popularni odlomci
Stranica 86 - Venimmo a lei : o anima Lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda ! Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir, solo guardando, A guisa di leon quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei, pregando Che ne mostrasse la miglior salita : E quella non rispose al suo dimando; Ma di nostro paese e della vita C...
Stranica 9 - ... che possa o voglia dire. E perché, ed a chi direbbe? Niuno meglio del povero operoso e infelice comprende la dignità del silenzio, e il pudore del dolor vero. Guidali all'ospitale, guidali al giaciglio dell'agricoltore moribondo; mostra loro, tu che il sai fare, la cupa e tranquilla concentrazione dell'uomo irreparabilmente perduto; e forse coteste animucce da pappagalli comprenderanno una volta Io stoicismo.
Stranica 21 - Che per nuov'onne il tralcio Saprai guidar, frenandolo Col pieghevole salcio ; E te, che steril parte Del tuo terren, di più Render farai, con arte Che ignota al padre fu: Te co...
Stranica 10 - ... colono, quando vi sta innanzi a capo chino, turbato, ma attento a difendersi ed a schermirsi dalla potenza e dalla sapienza ch'egli trema di vedere in voi? Voi credete di conoscere i villani, o letterati, perché vi siete fermati nel mezzo d'una sagra a vederli ballonzolare, e cioncare e schiuma/are senza alcun rispetto a voi, ed alle regole dell'euritmia?
Stranica 65 - Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Stranica 8 - ... e pellegrini, e potete applicare ai vostri amoruzzi i pensieri del Petrarca o di Jacopo Ortis, secondo che vi piaccia la tinta mite o la tragica; voi che avete ereditata, compilata e distribuita in manuali e frasarj tutta la sublime esperienza di cuore e di mente degli uomini che più giganteggiarono fra i mortali, potete credervi qualche cosa di privilegiato. La musica e' è, voi non avete che a persuadervi che la vi nasca nelle orecchie.
Stranica 18 - ... e di vederti sol io godo: e dico che tu se' sempre più bella, e mi pari una ninfa, o una stella. TANCIA Eh i' non son la sninfia: io son figliuola di mona Lisa, e di mio pa' Giovanni. Ma lasciatem' andar, ch'io son qui sola, e anche ho a ir al fossato co
Stranica 9 - La musica c'é, voi non avete che a persuadervi che la vi nasca nelle orecchie. Anche l'eco, se si sentisse, si crederebbe una parola e un pensiero. Ma il villano deve trar fuori quel poco che sente dal suo cuore, che non...
Stranica 20 - Sotto ad una frese' ombra, Celebrerò col verso I villan visjti e sciolti Sparsi per li ricolti; E i membri non mai stanchi Dietro al crescente pane ; E i baldanzosi fianchi De le ardite villane; E il bel volto giocondo Fra il bruno e il rubicondo...
Stranica 20 - Gli è ver ch' io sono stato in tai legami ; Ma i' ho avuto sempre un po' di stocco. Vo' cavarmi ogni voglia , che mi viene , S'io posso; ma restar un uom dabbene, E quando io fui cola presso al portone, Innamorato si ardentemente Della figliuola di Martin cozzone, E eh' i' era canzona della gente : E ognun diceva , e...