Miscellanea, Opseg 84

Naslovnica
1903
 

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Stranica 25 - Non io d'Olimpo o di Cocito i sordi regi, o la terra indegna, e non la notte moribondo appello; non te, dell'atra morte ultimo raggio, conscia futura età. Sdegnoso avello placar singulti, ornar parole e doni di vii caterva? In peggio precipitano i tempi; e mal s'affida a putridi nepoti l'onor d'egregie menti e la suprema de
Stranica 36 - 1 bel tempo rimena ei fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, e garrir Progne e pianger Filomena, e primavera candida e vermiglia; ridono i prati e...
Stranica 36 - L'una sei tu, cui di sensibil forma Sdegni l'eterno senno esser vestita, E fra caduche spoglie Provar gli affanni di funerea vita; O s'altra terra ne' superni giri Fra' mondi innumerabili t'accoglie, E più vaga del Sol prossima stella T'irraggia, e più benigno etere spiri; Di qua dove son gli anni infausti e brevi, Questo d'ignoto amante inno ricevi.
Stranica 40 - Sì che ogni parte ad ogni parte splende. Distribuendo ugualmente la luce: Similemente agli splendor mondani Ordinò general ministra e duce, Che permutasse a tempo li ben vani, Di gente in gente e d'uno in altro sangue, Oltre la difension de...
Stranica 24 - Tu sì placida sei? Tu la nascente Lavinia prole, e gli anni Lieti vedesti, ei memorandi allori; E tu su l'alpe l'immutato raggio Tacita verserai quando ne' danni Del servo italo nome, Sotto barbaro piede Rintronerà quella solinga sede.
Stranica 12 - Ne' giusti e pii la sacra fiamma stringi? Preme il destino invitto e la ferrata Necessità gl'infermi Schiavi di morte: e se a cessar non vale Gli oltraggi lor, de' necessaril danni Si consola il plebeo. Men duro è il male Che riparo non ha? dolor non sente Chi di speranza è nudo? Guerra mortale, eterna, o fato indegno, Teco il prode guerreggia, Di cedere inesperto; e la tiranna Tua...
Stranica 36 - Io considero le illusioni come cosa in certo modo reale, stante ch'elle sono ingredienti essenziali del sistema della natura umana, e date dalla natura a tutti quanti gli uomini, in maniera che non è lecito spregiarle come sogni di un solo, ma propri veramente dell'uomo e voluti dalla natura e senza cui la vita nostra sarebbe la più misera e barbara cosa ec. Onde sono necessari ed entrano sostanzialmente nel composto ed ordine delle cose.
Stranica 24 - Chiare, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna ; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Con l'angelico seno; Aer sacro sereno, Ov' Amor co'begli occhi il cor m'aperse: Date udienza insieme Alle dolenti mie parole estreme.

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