Opere minori di Dante Alighieri: La Vita nuova di Dante Alighieri i trattati: De vulgari eloquio, De monarchia e La questione de aqua et terra, con traduzione italiana delle opere scritte latinamente, e note e illustrazioni di Pietro Fraticelli. 2. ed

Naslovnica
G. Barbèra, 1861
 

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Stranica 77 - Negli occhi porta la mia donna Amore; Per che si fa gentil ciò di' ella mira : Ov'ella passa, ogni uom vèr lei si gira, E cui saluta fa tremar lo core.
Stranica 73 - Sire, nel mondo si vede Meraviglia nell'atto, che procede D'una anima, che fin quassù risplende : Lo cielo, che non ave altro difetto Che d'aver lei, al suo signor la chiede : E ciascun santo ne grida mercede : Sola pietà nostra parte difende : Che parla Iddio, che di madonna intende Diletti miei, or sofferite in pace, Che vostra speme sia quanto mi piace.
Stranica 81 - ... cominciai a piangere fra me stesso di tanta miseria ; onde, sospirando forte, fra me medesimo dicea : Di necessità conviene che la gentilissima Beatrice alcuna volta si muoia.
Stranica 20 - E messi in un vascel, ch' ad ogni vento Per mare andasse a voler vostro e mio; Sicché fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento, Anzi , vivendo sempre in un talento, Di stare insieme crescesse il disio. E monna Vanna e monna Bice poi, Con quella ch...
Stranica 18 - Quaut' egli ha più di buon vigor terrestro. Alcun tempo il sostenni col mio volto; Mostrando gli occhi giovinetti a lui, Meco il menava in dritta parte volto. Sì tosto come in su la soglia fui . Di mia seconda etade e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m...
Stranica 119 - Italia è quello, il quale è di tutte » le città italiane, e non pare che sia di niuna , » col quale i volgari di tutte le città d'Italia si » hanno a misurare, ponderare e comparare.
Stranica 255 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Stranica 7 - E misimi a leggere quello, non conosciuto da molti, libro di Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato s'avea.
Stranica 25 - Andate a onorare la donna vostra»; ed elli si rimanea nel luogo loro. E chi avesse voluto conoscere Amore, fare lo potea mirando lo tremare de li occhi miei. E quando questa gentilissima salute salutava, non che Amore fosse tal mezzo che potesse obumbrare a me la intollerabile beatitudine, ma elli quasi per soverchio di dolcezza divenia tale, che lo mio corpo, lo quale era tutto allora sotto lo suo reggimento, molte volte si movea come cosa grave inanimata.
Stranica 85 - Qual lacrimando, e qual traendo guai Che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere a poco a poco Turbar lo sole ed apparir la stella, E pianger egli ed ella ; Cader gli augelli volando per l' a' re, E la terra tremare ; Ed uom m' apparve scolorito e fioco Dicendomi: Che fai? non sai novella? Morta è la donna tua, ch

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