Opere di Niccolò Machiavelli: cittadino e segretario fiorentino, Opseg 8

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Stamperia de' Cittad. Domenico Porcile, 1798

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Stranica 130 - Le quali cose, insieme con certi altri secreti rimedj, credo che faranno partire questo spirito." Fu subito dal re ordinato tutto ; e venuta la domenica mattina^ e ripieno il palco di personaggi e la piazza di popolo, celebrata la messa, venne la spiritata condotta in sul palco per le mani di due vescovi e molti signori. Quando Roderigo vide tanto popolo insieme e tanto apparato, rimase quasi che stupido, e fra sé disse : " Che cosa ha pensato di fare questo poltrone di questo villano ? Cred...
Stranica 33 - Un altro, più discreto e savio, tiene ch'a minargli questo mal non basti, né! basti a conservargli questo bene. Creder che senza te per te contrasti Dio, standoti ozioso e ginocchioni, ha molti regni e molti stati guasti. E...
Stranica 122 - Gravina: [...] qualunque volta viene o nuove dottrine in una città o nuove arti, è necessario che vi venghino nuovi vocaboli, e nati in quella lingua donde quelle dottrine o quelle arti son venute; ma riducendosi, nel parlare, con i modi, con i casi, con le differenze e con gli accenti, fanno una medesima consonanza con i vocaboli di quella lingua che trovano, e così diventano suoi; perché, altrimenti, le lingue parrebbono rappezzate e non tornerebbono bene.
Stranica 125 - Matteo che recava a casa da rodere a' buoi, e se gli raccomandò, promettendogli 'che 'se lo salvava dalle mani dei suoi nemici, i quali per farlo morire in prigione lo seguitavano, che lo farebbe ricco, e gliene darebbe innanzi alla sua partita tal saggio, che gli crederebbe ; e quando questo non facesse, era contento che esso proprio lo ponesse in mano ai suoi avversar].
Stranica 88 - E per esser di Francia buon figliuoli Non vi curasti in seguitar sua stella Sostener mille affanni e mille duoli. E mentre che nel Regno si martella Fra Marco e Francia con evento incerto...
Stranica 119 - Parve a ciascheduno di quelli principi il caso importantissimo, e di, molta considerazione , e concludendo tutti , come egli era necessario scoprirne la verità , erano discrepanti del modo. Perché a chi pareva , che si mandasse uno , a chi più , nel mondo , che sotto forma d'uomo conoscesse personalmente questo esser vero.
Stranica 130 - ... l'arte non può mai in tutto repugnare alla natura. Oltre di questo, io voglio che tu consideri come le lingue non possono esser semplici, ma conviene che sieno miste con l'altre lingue. Ma quella lingua si chiama d'una patria, la quale convertisce i vocaboli ch'ella ha accattati da altri nell'uso suo, ed è si potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro; perché quello ch'ella reca da altri, lo tira a sé in modo che par suo.
Stranica 128 - Matteo, pensando all' autorità di quel re, e alle parole che gli aveva Roderigo dette. Non trovando adunque il re alla sua figliuola rimedio, e intendendo la virtù di Gio. Matteo, mandò prima a richiederlo semplicemente per un suo cursore ; ma allegando quello certe indisposizioni, fu forzato quel re a richiederne la signoria, la quale forzò Gio.
Stranica 118 - Radamanto insieme con gli altri infernali giudici ne avevano maraviglia grandissima. E non potendo credere queste calunnie che costoro al sesso femmineo davano essere vere, e crescendo ogni giorno le querele e avendo di tutto fatto a Fiutone conveniente rapporto, fu deliberato per lui ' di avere sopra questo caso con tutti gl'infernali...
Stranica 34 - Ma non sia alcun di sì poco cervello, Che creda, se la sua casa ruina, Che Dio la salvi senz'altro puntello; Perché e' morrà sotto quella ruina (*). (L'Asino, cap.

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